US Open story: il match più lungo
Gli US Open sono l’ultimo Slam della stagione tennistica e hanno, spesso, regalato incontri memorabili, ma ce n’è uno che ha battuto tutti i record di durata, arrivando a cinque ore e ventisei minuti di gioco al termine di un duello epico.
Si tratta, infatti, della semifinale del singolare maschile dell’edizione 1992 tra la testa di serie numero due, Stefan Edberg, e il quarto giocatore del seeding, Michael Chang, con lo svedese capace d’imporsi con il punteggio di 6-7 (3-7) 7-5 7-6 (7-3) 5-7 6-4.
Il contrasto di stili tra i due atleti con il serve and volley dello scandinavo opposto ai colpi da fondocampo dello statunitense rende ancor più indimenticabile questa sfida in cui a sorpresa è lo svedese ad emergere alla distanza contro un maratoneta puro come il nativo di Hoboken, salito agli onori della cronaca per il trionfo di Parigi 1989 in cui eliminò negli ottavi l’allora numero uno al mondo, Ivan Lendl, ricorrendo al servizio da sotto e a ogni trucco possibile per mandare fuori di testa il cecoslovacco.
Record fortunato per Edberg
Nonostante lo svedese fosse alla terza partita consecutiva conclusa al set decisivo, riuscì comunque a trovare le energie per superare in finale l’altro americano Pete Sampras per 3-6 6-4 7-6 (7-5) 6-2, conquistando così il suo secondo e ultimo Open degli Stati Uniti, sesto Major vinto in carriera.