L’immagine bellissima della premiazione dei Giochi Olimpici di Parigi è, già, sfumata nella prima settimana degli US Open che ha visto uscire i tre protagonisti del torneo maschile disputato in Francia.

Il primo a salutare Flushing Meadows è stato Carlos Alcaraz, medaglia d’argento, battuto al 2° turno dall’olandese Botic van de Zandschulp per 6-1 7-5 6-4 e, nell’arco di 24 ore, si è verificato un vero e proprio effetto a catena con Lorenzo Musetti, bronzo alle Olimpiadi, sconfitto dal giocatore di casa, Brandon Nakashima, con il punteggio di 6-2 3-6 6-3 7-6 (7-4) e per ultimo l’oro di Parigi, Novak Djokovic, eliminato dall’australiano Alexei Popyrin per 6-4 6-4 2-6 6-4.

Non si tratta di una casualità

Inevitabile pensare ad una stretta correlazione tra questi risultati perché giocare sulla terra rossa in Europa un appuntamento così sentito come le Olimpiadi tra l’erba di Wimbledon e il cemento di New York si è rivelato devastante per il fisico di chi è arrivato in fondo alla competizione francese.

In particolare, Alcaraz e Djokovic hanno ammesso di non avere più energie fisiche e mentali da spendere considerato il ridotto tempo a disposizione per preparare l’ultimo Slam della stagione e, probabilmente, anche Musetti sarebbe riuscito a compiere più strada a New York dopo la crescita esponenziale evidenziata negli ultimi mesi.