Tennis

Toni Nadal difende Djokovic: “Non meritava i fischi del pubblico”

Lo zio di Rafa Nadal, Toni, prende posizione a favore di Novak Djokovic riguardo ai fischi del pubblico di Melbourne
Il tennista Novak Djokovic
Novak Djokovic (Getty Images)

I fischi del pubblico che hanno accompagnato l’uscita dal campo di Novak Djokovic al termine della semifinale dell’Australian Open con Alexander Zverev hanno destato scalpore tra gli addetti ai lavori; intervistato dal quotidiano spagnolo El Pais, lo zio di Rafa Nadal, Toni, ha espresso il suo punto di vista.

Le motivazioni del pubblico secondo Toni Nadal

L’iberico ha, innanzi tutto, cercato d’interpretare la contestazione da parte delle persone presenti sugli spalti di Melbourne dopo il ritiro dell’ex numero uno al mondo al termine del primo set: “Innanzitutto, capisco che il pubblico abbia manifestato disappunto e rabbia per non aver assistito allo spettacolo dopo aver pagato il biglietto, ma il secondo motivo, e probabilmente il più importante, è che negli anni è nato un certo sospetto nei confronti di Novak a causa delle sue smorfie che sollevano dubbi sulla veridicità degli infortuni”.

Djokovic merita più rispetto

Lo zio del maiorchino prende, poi, le difese del 24 volte vincitore di Slam: “Credo che un grande campione come il serbo, capace di scrivere pagine storiche del tennis, non dovrebbe lasciare nessun campo in questo modo, tanto meno la Rod Laver Arena, dove detiene il record di vittorie e titoli. Avrebbe meritato più rispetto da parte del pubblico al momento dell’uscita dal campo”.