L’incredibile storia di Rebecca Sramkova: tra cecità e abbandono dei genitori
Capace di portare la propria nazionale all’atto conclusivo della Billie Jean King Cup, dove è stata sconfitta dall’Italia di Tathiana Garbin, Rebecca Sramkova si è aggiudicata il premio di tennista slovacca dell’anno che vale doppio per un’atleta praticamente cieca dall’occhio sinistro.
I problemi tra Sramkova e i genitori
Quando ha preso la parola durante la cerimonia, la 28enne di Bratislava ha parlato della giovane connazionale Mia Pohankova: “Mi è piaciuto molto il modo in cui i genitori di Mia hanno pianto per i suoi successi. I miei genitori non piangeranno certo per me: qualcuno vuole adottarmi?”
Il rapporto con la famiglia si è spezzato all’età di 18 anni
La causa scatenante che ha portato il padre Jozef a cacciarla di casa dopo averla allenata nella prima parte di carriera è stata la relazione tra Rebecca e Petr Liker, allenatore della squadra slovacca di kayak di 12 anni più grande di lei; appena maggiorenne, la Sramkova si è, così, trovata senza nessun supporto da parte della famiglia con qualunque difficoltà economica e personale sulle proprie spalle.
A detta del padre, i rapporti sono ora migliorati ed è forse il motivo per cui la tennista ha vissuto una stagione positiva in termini di risultati all’interno del rettangolo di gioco, raggiungendo il best ranking al n. 43 della classifica WTA a inizio novembre.