Il ricordo di Djokovic: “La finale di Wimbledon 2019 con Federer la più dura di sempre”
Il passaggio da una stagione all’altra nel tennis fa riemergere mille ricordi con Novak Djokovic che ha parlato della finale di Wimbledon 2019 vinta con Roger Federer in una intervista rilasciata alla Head: “Ricordo che era molto tardi, il sole era molto basso per cui era difficile vedere bene quando mi ha strappato il servizio e stava servendo, credo sull’8-7 nel quinto set. Era il primo anno in cui fu introdotto il super tie-break sul 12 pari: uno scenario perfetto per il torneo, ovviamente anche per me, non so per lui, ma giocare il super tiebreak al termine di una partita lunghissima mi piaceva. Statisticamente, lui è stato il giocatore migliore in quella finale e se la si analizza, si vede che Roger ha vinto più punti, aveva tutte le statistiche dalla sua parte, ma io ho trovato il modo di vincere i punti importanti, di giocare i colpi giusti al momento giusto. Ero sotto 40-15 e ho cercato di farlo giocare senza regalargli il match-point, lui è sceso a rete, io ho messo a segno un passante sul secondo match point, lui ha cominciato a sentire la stanchezza, io ho sfruttato lo slancio del contro-break e poi al super tie-break ce l’ho fatta a batterlo”.
Per Djokovic al 2° posto c’è la finale 2012 con Nadal a Melbourne
Il serbo considera l’atto conclusivo dell’Australian Open 2012 con Rafa Nadal la seconda partita più bella a cui abbia preso parte: “Quella con Roger è stata una partita molto combattuta e probabilmente la più snervante a cui abbia mai partecipato. Un’altra finale che aggiungerei a questa sezione è stata la vittoria agli Australian Open del 2012 contro Nadal. Queste due partite sono le più belle a cui abbia mai partecipato”.