Il cuore grande di Rune: “Voglio aiutare i bambini africani a realizzare i loro sogni”

Impegnato nel Masters 1000 di Indian Wells, Holger Rune ha parlato di una bella iniziativa di cui è protagonista da anni.
L’invio di materiale in Africa
Il danese ha, infatti, rivelato di inviare materiale da tennis in Africa da quando è junior: “Ho sempre avuto la visione nella mia mente che tutti meritano una possibilità. Sono privilegiato di avere l’opportunità e la fortuna di fare ciò che volevo fare e ciò che amo fare. Ovviamente ho avuto genitori fantastici. Questo ha aiutato, e aiuta ancora molto, ma sento che posso fare tutto ciò che voglio fare, cioè dare racchette, palline da tennis e abbigliamento a chi magari ha più difficoltà. Credo che tutti i bambini dovrebbero poter realizzare i propri sogni. Che abbiano successo o meno, penso che tutti dovrebbero avere una possibilità. Ecco perché cerco di dare il più possibile: avevo tonnellate di racchette a casa perché adoravo cambiare racchetta quando ero giovane per cui ne avevo davvero troppe. Mi sono detto che invece di lasciarle nel seminterrato o di buttarle, forse sarebbe meglio darle a chi ne ha più bisogno”.
La videochiamata di Rune a Natale
Il nativo di Gentofte racconta, poi, l’emozione di una videochiamata con l’Africa: “Abbiamo ottenuto un contatto da un ragazzo che vive a Barcellona e che aveva contattato delle persone in Benin, dove abbiamo iniziato a inviare materiale, e ricordo ancora di aver fatto una videochiamata su Skype con loro proprio prima di Natale. Avevano dei poster di me e si vedevano tutte le racchette che avevo inviato, ci giocavano e vedere i sorrisi sui loro volti è stato bellissimo. Sono un supporto finanziario, ma possono anche farmi domande, se vogliono conoscere le mie esperienze. Ho anche giocato con alcuni di loro e continuerò a farlo. Per me, i bambini sono molto importanti perché io stesso ero un bambino non molto tempo fa per cui è una connessione facile. Per me, significa molto: ricordo chiaramente quando avevo sei, sette, otto anni e avevo il supporto necessario per giocare a tennis. Ho avuto genitori che mi hanno aiutato. Cerco di aiutarli il più possibile per dar loro la stessa possibilità che ho avuto io. Tutto ciò che posso fare per supportare, con denaro o idee, cerco di farlo”.