Tennis

Draper ringrazia Sinner: “Mi ha insegnato a cucinare la pasta”

Protagonista di una stagione positiva, Jack Draper rivela un particolare curioso su Jannik Sinner
Jack Draper
Jack Draper (Getty Images)

Intervistato dal Guardian, Jack Draper traccia un bilancio del 2024 che l’ha portato al best ranking (n. 15) nella classifica ATP: “Sento persone dire continuamente che non è il risultato che fa sentire bene, è il processo del raggiungimento. Passando attraverso il lavoro, i dubbi, le preoccupazioni e le domande:  ‘Lo farò? Ci arriverò?’ Ripensando a quest’anno, ho vissuto dei momenti meravigliosi che mi hanno fatto sentire bene, ma ho anche imparato a godermi tutto il duro lavoro e tutte le cose difficili che ne derivano”.

L’aneddoto di Draper su Sinner

Compagni di doppio a Montreal e avversari nella semifinale degli US Open con il successo di Jannik Sinner, il mancino britannico rivela un aneddoto curioso sul campione altoatesino: “Non sapevo cucinare niente, lui è italiano per cui ho pensato che sapesse fare la pasta. Avrei dovuto semplicemente chiederlo a mia madre, ma non l’ho fatto così ci ha pensato lui: ha cucinato una buona pasta e mi ha insegnato a farla”.

Il cambio di mentalità

Il nativo di Sutton sottolinea che i progressi compiuti quest’anno sono dovuti anche ad un cambio di mentalità: “Quand’ero più giovane non avevo la mentalità del lavoro. Passando pro, non sapevo veramente che cosa aspettarmi, ma il cambiamento è brutale perché capisci che se davvero vuoi essere all’altezza devi maturare ed essere autonomo già a 20 anni. Io non ero pronto a metterci tutto il lavoro che serviva, non volevo essere professionale, non volevo fare tutte le cose che occorrono. Fondamentalmente non volevo sacrificarmi, ma per fortuna ho poi capito che dovevo cambiare atteggiamento e sono molto, molto orgoglioso del modo in cui mi sono preso la responsabilità di essere davvero diverso e ho ricevuto molte ricompense da quelle decisioni”.