Tennis

Djokovic su Federer e Nadal: “All’inizio non mi hanno accettato”

Interessante rivelazione da parte di Novak Djokovic sul suo travagliato rapporto con Roger Federer e Rafa Nadal
Novak Djokovic, Rafael Nadal e Roger Federer: i "Big Three" del tennis mondiale
Novak Djokovic, Rafael Nadal e Roger Federer: i "Big Three" del tennis mondiale (Getty Images)

La lunghissima intervista rilasciata da Novak Djokovic a GQ Italia è stata utile anche per chiarire il rapporto tra il serbo e gli altri due grandissimi campioni della sua epoca: Roger Federer e Rafa Nadal.

Djokovic emarginato

Il serbo ha parlato in modo chiaro riguardo alla relazione non idilliaca con lo svizzero e l’elvetico: “Sul piano personale, a dire il vero, la situazione è altalenante. Cerco di essere rispettoso e amichevole con loro fuori dal campo anche se all’inizio non sono stato accettato perché entravo in campo troppo sicuro di vincere. Un atteggiamento che non è piaciuto a entrambi nei primi tempi, soprattutto perché la maggior parte dei giocatori li affrontava senza la stessa convinzione. A causa di ciò, probabilmente, si sono allontanati ancora di più da me e non ho potuto fare altro che accettarlo. Ho capito il messaggio: siamo rivali e nient’altro, in tutta onestà, è molto difficile essere amici nel giro. Se sei un grande rivale in continua competizione e sei il numero uno, due e tre del mondo, è difficile aspettarsi di essere vicini, andare insieme a cena o in gita con le famiglie”.

Il sogno di Nole

Per il futuro, il 37enne di Belgrado esprime un bellissimo desiderio: “In effetti, vorrei entrare più in contatto con loro, a un livello più profondo. Lo voglio davvero, non so se accadrà o meno, non so neppure se loro condividono lo stesso desiderio o la stessa volontà. Viviamo in Paesi diversi, ma credo che il tennis ci abbia unito molto. Vorrei bere uno o due bicchieri con loro per aprirmi e parlare delle cose che mi hanno infastidito, che hanno infastidito tutti di me! Mettiamo tutto in piazza. E mi piacerebbe anche metterli alle strette per capire cosa pensano, come gestiscono certe situazioni in campo, le pressioni del mondo che gravano sulle tue spalle quando sei al top del gioco. Ho delle osservazioni da fare perché li ho seguiti con attenzione così come loro hanno fatto con me nel corso degli anni. È diverso, però, se te lo dicono di persona: spero che un giorno, in un ambiente davvero rilassante, ci sia la possibilità di confidarci e riflettere insieme. Sarebbe fantastico per noi, ma penso che manderebbe anche un grande messaggio a chi segue il tennis e lo sport: ‘Ehi, quei tre si riuniscono’. Sarebbe bellissimo!”.