Non ha dubbi Novak Djokovic nel definire il trionfo alle Olimpiadi il successo più importante della carriera: “Il motivo principale è il fatto che ho avuto la possibilità di rappresentare di nuovo la Serbia in un evento sportivo mondiale, il più importante. L’altro motivo è la mia carriera olimpica: ho perso contro Nadal in semifinale a Pechino, poi altre due semifinali e le battaglie per il terzo posto, queste sono state le sconfitte più dure della mia carriera”.

La ripresa dopo l’operazione al ginocchio

Nole ha, poi, parlato della preoccupazione scaturita dall’infortunio al ginocchio rimediato al Roland Garros: “Sono arrivato alle Olimpiadi senza aver vinto nemmeno un titolo in stagione, mi sono operato al ginocchio, ho 37 anni e sono riuscito a battere un avversario che mi aveva appena sconfitto a Wimbledon. Tutto lo rende speciale: la più grande emozione della mia carriera, è difficile descriverla a parole, le Olimpiadi erano il mio obiettivo principale, ma ero molto preoccupato dopo l’infortunio al ginocchio subito al Roland Garros; quando sono riuscito a giocare la finale a Wimbledon, mi sono sentito sollevato perché sarei stato pronto per i Giochi Olimpici di Parigi 2024. Il tennis non è il classico sport olimpico, ma ho iniziato a percepirne davvero l’importanza e il peso dopo aver partecipato per la prima volta: ricorderò questo per tutta la vita!”.