Moto GP

MotoGP, un pilota svela un test segreto Ducati: raggiunta una velocità folle

Potrebbe essere stato polverizzato il precedente record sulla velocità di punta mai raggiunta in MotoGP
Bagnaia e Bastianini, Ducati
Bagnaia e Bastianini, Ducati (Getty Images)

È ancora oggi intanto il record di velocità su pista della MotoGP. A farlo registrare due differenti piloti, ovviamente in altrettante occasioni. Da un lato Brad Binder in Malesia, dall’altro Pol Espargaro al Mugello. E, per entrambi, l’incredibile picco a 366 km/h raggiunti sulle due ruote. Attenzione, però, perché il record seppur non in una gara sembrerebbe essere stato letteralmente polverizzato.

Numeri e limiti in pista

Andare a 366 km/h significa percorrere di fatto 100 metri in un secondo. Una velocità esagerata, che diventa possibile grazie alle complesse tecnologie moderne e a pneumatici altamente performanti. Ma non solo. Ci sono da considerare anche tutte le situazioni aerodinamiche che riguardano una moto, sebbene con una distinzione da fare. Ali e alette varie che negli ultimi anni hanno cambiato il design della MotoGP aiutano sì a tenere le moto incollate all’asfalto, ma tendono anche a rallentare la velocità di punta. E, da qui, il nuovo incredibile record.

Velocità folle

A svelare l’accaduto è stato Jack Miller, oggi compagno di squadra di Jorge Martin nel team Pramac Yamaha. Stando al pilota, Ducati avrebbe raggiunto una velocità di punta incredibile, in grado di polverizzare letteralmente il precedente record. «So che i ragazzi hanno fatto dei test senza ali» ha spiegato Miller in un podcast. «Alcuni dei ragazzi della Ducati sono arrivati a quasi a 400 km/h. È ridicolo. Hanno potuto fare solo un passaggio perché non si fidavano delle gomme. Il test è stato fatto su una pista di atterraggio». Un test quindi in una condizione ben diversa da una pista, ma comunque incredibile pensando al potenziale ancora inespresso della MotoGP.