MotoGP, campione con le valigie in mano: chi prima di Martin
Diventare campione del mondo ma avere comunque le valigie in mano. Chiedere a Jorge Martin per maggiori informazioni. Lo spagnolo ha scelto di cambiare aria già a stagione in corso, quando Ducati aveva scelto di puntare su Marc Marquez al fianco di Pecco Bagnaia dalla prossima stagione e non su colui che era destinato – e che poi è diventato – campione del mondo di MotoGP. Sorride allora l’Aprilia, che dal prossimo anno potrà contare sul talento spagnolo che, in questo speciale cambio di team, si trova in compagnia di altre leggende del motomondiale.
I precedenti in 500
Il primo a compiere una scelta del genere fu Mike Hailwood nel 1965. Il britannico era all’epoca all’apice della sua carriera, concludendo la stagione con la vittoria del quarto mondiale, segnando un traguardo mai tagliato da nessuno prima. I titoli erano arrivati tutti con MV Augusta, ma al termine di quella stagione il pilota decise di cambiare team trasferendosi in Honda senza riuscire a mantenere il trono. Niente da fare neanche per Giacomo Agostini che dopo il titolo del 1975 decise di lasciare Yamaha per diversi tra Suzuki ed MV Augusta, anche in questo caso senza risultati di rilievo.
Nel 1981 ci provò Marco Lucchinelli, che lasciò Suzuki dopo aver conquistato un titolo mondiale con un team indipendente per sposare Honda. Anche in questo caso il sodalizio non portò risultati particolari, né tantomeno il bis mondiale. Eddie Lawson fu protagonista di un doppio cambio tra 1989 e 1990. Campione nel 1988 con Yamaha, lo statunitense passò l’anno seguente in Honda diventando il primo pilota a laurearsi campione in due anni di fila con due moto differenti. Incredibilmente, però, l’anno seguente tornò ancora in Yamaha senza riuscire a vincere.
Il precedente in MotoGP
Per quanto riguarda la MotoGP c’è solo un precedente a far da apripista per Martin. Il protagonista fu Valentino Rossi che, dopo aver vinto il titolo con Honda, nel 2003 passo in Yamaha vincendo subito il titolo con la scuderia giapponese reduce da un decennio difficile. L’obiettivo per Martin difficilmente sarà quello di eguagliare il Dottore e Lawson visto lo strapotere Ducati. Ma perché negarsi se non altro il sogno?