Moto GP

MotoGP, Bezzecchi. “Aprilia? Non devo fare cazz*ate. E su Martin…”

Un pilota italiano su una moto italiana, Marco Bezzecchi punta alla prossima stagione con la voglia di non deludere la fiducia datagli da Aprilia
Bezzecchi e Morbidelli, MotoGP
Bezzecchi e Morbidelli, MotoGP

L’ultima esperienza con il VR46 Sky Racing Team è servita per far vedere al mondo che Marco Bezzecchi, se gli viene data l’occasione, è un pilota che può davvero stupire, un ragazzo con il potenziale di poter venir fuori e trovare quella costanza che gli serve per fare lo step della sua carriera, ma che deve individuare anche nella moto. Questo è l’obiettivo di Aprilia che in vista della prossima stagione ha deciso di affidarsi a lui e a Jorge Martin per fare il salto di qualità ed essere competitiva per le prime posizioni. Un’occasione che Bezzecchi non deve sprecare e che oggi, intervenuto nel corso della presentazione della nuova RS-GP2025 sulla quale salirà in sella da Sepang in poi, ha parlato proprio della sua volontà di ripagare la fiducia di Aprilia.

Bezzecchi e la fiducia di Aprilia

«L’anno scorso ho sofferto, mi si è aperta la possibilità di venire in Aprilia e per me è stato un grande onore e una soddisfazione. Ho da buttar fuori parecchio nervoso e spero di esprimermi al meglio su questa moto. Sono sicuro che riceverò tutto il supporto e io darò tutto me stesso per loro. Non dovrà fare cazzate, quelle sono il problema. Jorge? Con Jorge sarà dura perché lui è il più forte del mondo in questo momento, ma è una bella possibilità per crescere. Per il nostro progetto sarà importante lavorare insieme. Avere più piloti forti fortifica il pacchetto, dobbiamo adattarci velocemente e lavorare insieme soprattutto dai primi test».

La nuova Aprilia

«Ho potuto provare la moto 2024 come primo approccio, poi sono salito sulla 2025. Ho provato tante sensazioni positive, una stabilità fantastica sul davanti che è un po’ una caratteristica di Aprilia, grande aerodinamica che la rende stabile. La differenza è che la moto 2025 girava meglio, ci sono tanti aspetti su cui lavorare ma è stato un buon punto di partenza, entrambi abbiamo fatto gli stessi commenti ai tecnici, le sensazioni erano simili. Vedremo in Malesia come andrà».

Il passaggio a un team indipendente

«La prima esperienza in Aprilia è stata bella, c’è grande differenza con un team indipendente. Sei la faccia di un brand, hai centinaia di persone che lavorano alle tue spalle ed è bello, la grande differenza è proprio nei box, le persone sono di più. Ero nervoso, quando ho visto tante persone perché ho detto ‘Ok, se dico una cazzata è un problema’. C’è più lavoro, cercando di darti tutto quello di cui hai bisogno, ma è completamente differente».