MotoGP, Bagnaia: “Sarò più libero di mente. Questa rivalità…”
Nella giornata di domani inizierà l’ultimo weekend del campionato mondiale di MotoGP. Bagnaia proverà il miracolo, Martin si difenderà dagli assalti del ducatista con l’obiettivo di restare in sella e andare a punti, anche a costo di perdere qualche posizione. Un duello che sembrerebbe già scritto, ma che fino a quando non verrà condannato dalla matematica Pecco proverà a ribaltare, come confermato nella conferenza stampa odierna:
«Penso che è difficile paragonare titoli diversi perché sono arrivati in modi differenti. Nel primo ero molto dietro ma il mio rivale aveva uno svantaggio tecnico, nel secondo ero ok ma poi la caduta a Barcellona mi ha fatto rallentare un po’. In questa stagione ho commesso molti errori e ho avuto un po’ di sfortuna, Jorge è stato molto bravo e preciso, ha commesso meno errori e ha saputo accontentarsi dei secondi posti e questo fa la differenza. Ha guadagnato tanti punti nelle Sprint ed è questo che devo concentrarmi. Se dovessi vincere il titolo sarà perché io ho fatto sì un gran lavoro, ma anche lui un errore».
Libertà di pensiero
«Mi sento più libero al momento perché so che devo attaccare a testa bassa e fare quello che mi riesce meglio, ovvero andare in pista, divertirmi e cercare di vincere. Due anni fa onestamente avevo tanta paura e ho chiuso all’ottavo posto, l’anno scorso ho cercato di mantenere la calma ma in gara ero più nervoso. Poi Jorge è caduto e da lì in avanti è stato più semplice. Ma non si può mai sapere, non puoi mai sfuggire alla pressione e devi conviverci nel miglior modo possibile. Jorge può godersi il weekend, ha fatto una stagione fantastica. Entrambi daremo il massimo, ma questa volta il mio massimo non sarà sufficiente e dovremo vedere cosa farà lui».
Vecchie rivalità
«Penso che questa situazione vi ricorda le vecchie rivalità della MotoGP. Vale contro Gibernau, Biaggi, Stoner, Lorenzo, Pedrosa, Marquez. Poi Marc contro tutti gli altri. Quindi è una cosa che mancava da diversi anni ed è bello per il campionato, gli dà equilibrio. Credo che sia molto bello da vedere ed è ottimo che il nostro rapporto sia diverso rispetto a quelli che vedevamo in passato. Una battaglia corretta, un rapporto basato sulla correttezza e questo è bello».
I meriti
«Se Jorge ha meritato più di me? Entrambi meritiamo il titolo per quello che abbiamo fatto. Io ho commesso più errori di lui e se vuoi diventare campione devi essere costante, Jorge è stato più bravo di me. In termini di risultati ho fatto meglio io, però entrambi siamo meritevoli del titolo. Nel caso dovesse vincere il titolo sarei felice per lui perché ci conosciamo da tanto tempo, penso sia meritevole del titolo e sarebbe bello se lo vincesse. L’unica cosa che farò è che se inizierà il giro dietro di me non spingerò. Ma i giochi mentali non funzionano: non li ho mai fatti e non li ho mai voluto fare. Penso che Jorge abbia capito e abbia colto il lato positivo dall’anno scorso. E’ meglio fare il proprio lavoro e far decidere alla pista».