Formula 1, dopo Cadillac un dodicesimo team al rientro? Domenicali: “Vi spiego”
Ci sarà anche Cadillac tra i numeri costruttori a partire dal 2026. L’ingresso della scuderia ha messo fine alla lunga querelle con Andretti protagonista che ha interessato il mondo della Formula 1. Un tema tutt’altro che secondario, visto che una delle principali sfide del 2025 del Circus sarà quella di rinnovare il Patto della Concordia.
Il patto e un aspetto cruciale
Si tratta di un accordo che di fatto tiene insieme tutte le componenti della Formula 1: team, FIAe Liberty Media. Tutti sono tenuti insieme da questo accordo in scadenza alla fine di questa stagione. Il Patto della Concordia stabilisce gran parte delle regole finanziarie a medio-lungo termine e, tra queste, c’è anche la anti-dilution fee, che interessa da vicino chiunque voglia seguire la strada di Cadillac. Si tratta infatti di un accordo che stabilisce la somma da pagare per un nuovo team alle altre scuderie per compensare la futura riduzione degli introiti provenienti dalla vendita dei diritti TV.
Il dodicesimo team
Lo stesso Stefano Domenicali, presidente e amministratore delegato del Formula One Group, ha ribadito l’importanza di trovare un accordo. «Stiamo lavorando per dare una stabilità regolamentare, commerciale e di governance al nuovo Patto della Concordia. Tra le varie cose ci sono anche aspetti commerciali e finanziari. Uno di questi riguarda la anti-dilution fee che deve essere garantita da chi entra. Stiamo affrontando questo tipo di discussioni e credo che, nei prossimi mesi, sarà il tema cruciale da portare avanti in fretta e chiudere il prima possibile». Anche perché non è un segreto che diverse potenziali scuderie siano interessate all’ingresso in Formula 1. E una, in tal senso, fa tornare indietro la memoria.
Tra queste, infatti, c’è anche Toyota già presente nel primo decennio del terzo millennio. Era la vettura di Trulli e Ralf Schumacher e presto potrebbe tornare in Formula 1. Ma anche in questo caso Domenicali predica calma: «Dobbiamo essere prudenti e fare le cose con calma. In questo momento, vorrebbero entrare tutti. Ma poi, dobbiamo garantire una struttura solida per il futuro. Per adesso i team sono dieci e nel 2026 arriverà l’undicesima squadra. Bisogna essere prudenti, perché le cose vengano naturalmente affrontate nella maniera giusta. Dovranno essere fatte valutazioni, se ci saranno richieste. Ad oggi non ho sentito niente al riguardo, ma come sempre valuteremo tutte le opzioni».
