Calcio

Torino – Napoli, Vanoli ritrova Conte: da vice a avversario

Conte e Vanoli per la prima volta su due panchine differenti
Antonio Conte, allenatore Napoli
Antonio Conte, allenatore Napoli (Getty Images)

Una sfida nella sfida quella tra Torino e Napoli che vedrà affrontarsi anche Paolo Vanoli e Antonio Conte. I due tecnici hanno un passato lavorativo insieme e per la prima volta si ritroveranno come avversari e non dalla stessa parte della panchina. 

Il legame professionale tra i due allenatori

I due allenatori sono legati da un rapporto di stima profonda, hanno vissuto insieme l’esperienza sulla panchina della Nazionale: uno da ct e l’altro da collaboratore. Un’esperienza che si è poi replicata al Chelsea con Conte tecnico e Vanoli vice e infine, all’Inter dove l’attuale mister dei granata ha ricoperto il ruolo di collaboratore tecnico. 

Vanoli: “Lavorare con Conte è stata un’esperienza che trasferisco ai miei collaboratori”

Nel complesso, un’esperienza vincente: hanno trionfato il Premier League e poi vinto lo scudetto con i nerazzurri. Lavorare con Conte è un’esperienza che trasferisco ai miei collaboratori – ha raccontato qualche mese fa Vanoli – Quando sono andato a lavorare con lui, ho sempre cercato di pensare a quello che pensava lui. Un collaboratore deve sempre dire quello che pensa, non è facile per questioni di carattere ma ho sempre detto ‘Non potrò mai essere il vice di Antonio’ perché ha bisogno di un altro carattere come vice. Ma mi sono sempre detto di essere un perfetto collaboratore, perché anche in uno staff ci sono diverse alchimie”.

Conte: “Mi è dispiaciuto quando ha deciso di staccarsi”

Parole apprezzatissime dall’allenatore dei partenopei che, alla vigilia della sfida, ha dichiarato in conferenza stampa : “Vanoli è un ragazzo serio, un gran lavoratore. Io ho avuto il piacere di conoscerlo quando ero Ct azzurro e quando c’è stata l’opportunità l’ho portato con me. Ha lavorato nel mio staff, mi è dispiaciuto quando ha deciso di staccarsi e intraprendere una strada diversa, ma sono orgoglioso del suo percorso. Sicuramente Paolo mi ha dato qualcosa in quegli anni”.