Calcio

Sette turni per una pallonata in testa: le squalifiche più incredibili della storia del calcio

La storia del calcio è piena di squalifiche incredibili e lunghissime: eccone alcune dopo l'ultima arrivata in Francia
Bruno Fernandes espulso dall'arbitro Chris Kavanagh al 42' di Manchester United-Tottenham
Bruno Fernandes espulso dall'arbitro Chris Kavanagh al 42' di Manchester United-Tottenham (Getty Images)

Clamoroso quanto è accaduto negli ottavi di finale di Coppa di Francia. Il 20 dicembre si è giocata la gara tra Lille e Rouen, con i primi che hanno passato il turno vincendo 1-0 grazie alla rete di Ismaily al ventiduesimo minuto. Il match, però, è salito agli onori della cronaca per quanto accaduto nei minuti di recupero, con protagonisti Mustapha Benzia e Gabriel Gudmundsson, che ha portato a una squalifica destinata a rimanere nella storia del calcio.

Cosa è successo

Il primo, calciatore del Rouen che milita nella terza serie francese, è risultato colpevole di una pallonata sulla nuca del secondo, calciatore del club di Ligue 1. Stando alle ricostruzioni al termine del match, però, sarebbe stato proprio Gudmundsson, calciatore del Lille, a dare il via alla disputa con una spinta nei confronti di Benzia. Colpevole, però, di una reazione fin troppo plateale con il lancio del pallone verso l’avversario crollato improvvisamente a terra. Da qui, il rosso sventolato dall’arbitro Stephanie Frappart. A fare scalpore, però, è stata la sanzione inflitta al giocatore.

Maxi-squalifica

Una scena poco edificante, ma simile a tante altre che si vedono sui campi da gioco. A fare notizia, infatti, non è stato il siparietto in sé, quanto la maxi squalifica elisa dalla Commissione disciplinare della FFF. Benzia è stato infatti sanzionato con sette turni di squalifica, scatenando le polemiche vista la lieve entità del contatto tra il pallone e la nuca di Gudmundsson. Il Rouen si è detto rammaricato, annunciando il ricorso. Quella di Benzia, però, non è l’unica maxi-squalifica della storia del calcio.

I precedenti

Sono tanti i precedenti di maxi-squalifiche nella storia del calco, a partire da quella a vita per Roberto Rojas, colpevole di essersi ferito da solo con un piccolo rasoio nel tentativo di far guadagnare al Cile la vittoria a tavolino contro gli USA. Furono invece cinque gli anni di squalifica per Juanito che nella finale di Champions del 1987 diede un calcio in faccia a Matthaus. A proposito di calci: famosissimo quello di Cantona a un tifoso del Cristal Palace, costato nove mesi di squalifica al francese. Sette mesi a Navarro per il pugno a Burdisso dopo una gara di Champions, sei a Joao Pinto per un aggressione a un arbitro al mondiale del 2002. 

Furono invece ben ventiquattro le giornate di squalifica per Corizo, colpevole nel 1964 di aggressivo a un avversario. Vent’anni più tardi Maradona, Clos e Migueli del Barcellona e Goikoetxea, Sarabia e De Andres dell’Athletic Bilbao presero tre mesi a testa per una rissa in finale di Copa del Rey. Furono quattro i mesi di squalifica per Suarez dopo il morso a Chiellini, dodici le giornate per Barton dopo una gomitata a Tevez e una ginocchiata ad Aguero. Dieci giornate a Pepe per aver preso ripetutamente a calci Casquero e per aver colpito con un pugno Albin.Prese invece otto turni per aver perso la testa durante un derby con la Juve Pasquale Bruno mentre in tempi più recenti sono stati undici i mesi di squalifica inflitti a Ole Kristian Selnaes per aver insultato un guardalinee.