Tra le sorprese più belle di questo inizio di stagione c’è certamente Samuele Ricci. Il centrocampista azzurro ha in mano le chiavi del centrocampo dello spettacolare Torino di Vanoli e anche a San Siro, nonostante il ko contro l’Inter, ha offerto un’altra prestazione maiuscola, di grande personalità. Tutte caratteristiche che hanno attirato su di lui l’attenzione dei grandi club europei, su tutti il Manchester City di Guardiola. Un apprezzamento che non sembra però distrarre il 23enne, stando almeno alle sue parole nel post gara: “Gioco da un po’ ormai, ho imparato un po’ a capire: appena fai bene vengono fuori tantissime cose. Fanno piacere, ma non bisogna montarsi la testa. Devo migliorare ancora su tantissime cose. I giornali li guardo, i miei amici mi inviano articoli. Penso però di più alle cose concrete e cioè al rettangolo verde”.

Un talento universale

A tessere le lodi di Ricci ci aveva pensato già il direttore sportivo Vagnati nel prepartita: “Non voglio parlare di Manchester o non Manchester. Fa piacere ripercorrere l’acquisto di Ricci, l’abbiamo preso che era molto giovane e devo dire che è stata un’operazione importante. Il presidente ci ha creduto, come tutti noi, spendendo una cifra importante. È stato bravissimo il ragazzo, è cresciuto tanto da tutti i punti di vista: penso che possa giocare con qualsiasi allenatore in qualsiasi campionato“. in attesa di capire cosa dirà il mercato la prossima estate, il Toro si coccola il suo gioiello, ormai diventato leader.