Serie A

Real Madrid, Ancelotti: “Questa Serie A è avvincente! Sulla Roma…”

Un futuro alla Roma? Carlo Ancelotti nella sua ultima intervista ha parlato anche di questo, oltre che dell'attuale Serie A e del suo Real Madrid
Carlo Ancelotti
Carlo Ancelotti

Carlo Ancelotti oggi è simbolo di Real Madrid, ma per l’Italia è da sempre un orgoglio, una bandiera da tenere alta e far sventolare. Tra gli allenatori più vincenti nella storia del calcio, è l’unico ad aver mai vinto tutti i top cinque campionati europei, scrivendo la storia del calcio e non solo alla guida dei Blancos. Un allenatore di primo livello, forse il migliore di sempre perché capace di vincere ovunque. Di recente il suo nome è stato accostato alla Roma, a caccia di un sostituto di Ranieri per il prossimo anno – l’ex Leicester diventerà dirigente -, ma lui stesso è stato il primo a frenare gli entusiasmi, evitando di sbilanciarsi sul suo futuro che potrebbe essere ancora al Real. In un’intervista rilasciata a Rai Radio 1, nel corso di Radio Anch’io Sport, proprio Ancelotti ha parlato dei giallorossi, della Serie A, ma anche dei Galacticos.

Un futuro a Roma?

«Leggo sempre, ma non ci voglio assolutamente pensare. Sto molto bene qua e lavoro per rimanere qua il più possibile. Claudio è un amico, sta facendo molto bene alla Roma e sono molto contento, sono molto legato alla Roma: non posso scordare gli anni che ho passato lì da giovane. Roma è sempre un ottimo ricordo. Però tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare, adesso sto bene qua e non ci voglio pensare a quello che sarà il mio futuro. Il cerchio non si chiude mai a Madrid. Il giorno che vinci un titolo già si pensa al prossimo che puoi vincere. Il prossimo che possiamo vincere è la Supercoppa, poi la Champions, il campionato, il Mondiale per club. Qui il cerchio non si chiude mai ed è un bene, mi tiene motivato».

Nico Paz futuro del Real Madrid

«Paz è un giocatore che seguiamo molto, è molto bravo, è un grande talento, quest’anno di formazione fuori dal Real gli fa molto bene. Crediamo sia un giocatore che possa essere il futuro del Real Madrid».

Una Serie A avvincente

«Avvincente, ci sono tante squadre davanti. L’Inter è la più collaudata, ha una rosa competitiva. L’Atalanta sta facendo ottimamente, mentre il Napoli è rinato con il lavoro e la serietà di Antonio Conte. La Juve? Una squadra che non hai mai perso è un aspetto positivo. Se avesse vinto qualche partita in più sarebbe stato meglio, ma Motta è arrivato quest’anno, la squadra è cambiata moltissimo, ha avuto qualche infortunio in difesa come noi. C’è bisogno di tempo e di essere pazienti, anche se la pazienza non è una qualità nel mondo del calcio. Il Milan contro di noi ha giocato molto bene e meritato di vincere, probabilmente non ha trovato la continuità che la dirigenza chiedeva. Quando non si trova la continuità ci sono tanti motivi: allenatore nuovo, nuovi acquisti, necessità di avere tempo di adattare tutte le novità. Purtroppo, l’adattamento va in linea con i risultati, soprattutto in una società grande come il Milan. Rapporto con Theo e Leao? Il rapporto non è detto che sia buono solo se si fanno giocare i giocatori, altrimenti sarebbe impossibile, perché in campo ci vanno solo in 11 e poi altri 15 vanno in panchina. Un buon rapporto si basa sul quotidiano e sul rispetto dei ruoli. Se li ha lasciati fuori, avrà avuto le sue buone ragioni».

Il Real Madrid

«Allenare il Real Madrid è un onore e un piacere. Ho detto che vincere non è facile, ma vincere col Real Madrid è un po’ più facile che da altre parti. Non so se sarà il mio ultimo club, questo non si può sapere. Chissà quanti anni mi fermo qua. Ho un contratto di due anni, ma i contratti si possono rompere ma anche allungare. Una nazionale? Non l’ho ancora presa in considerazione, mi piace allenare tutti i giorni».