“Il calcio italiano non mi ha dato un’altra possibilità dopo l’avventura al Milan, cosa che è invece successa ad altri miei colleghi”. Parla così Clarence Seedorf, ex  centrocampista e allenatore del Milan che in un’intervista concessa a La Repubblica è tornato sulla sua avventura alla guida dei rossoneri: “Vedo il positivo. Mi chiamarono per risollevare la squadra, la classifica era pericolosa e la situazione societaria era al collasso. Ho fatto 1,85 punti a partita, nel girone di ritorno solo Juve e Napoli hanno fatto più punti. Facevamo un calcio propositivo e valorizzavamo i giocatori. Mi piacerebbe tornare in Italia, ma le avventure che ho avuto dopo il Milan erano tutte sfide complicate. Il prossimo progetto, se dovesse presentarsi, dovrà avere una struttura solida, non emergenze per andare a cercare un miracolo. Nei ruoli di potere – ha concluso Seedorf – le persone nere sono in assoluta minoranza. Il pregiudizio lo si sconfigge solo dando le stesse opportunità a tutti”.