Milan-Juve, la partita di Morata: lo spagnolo contro il suo passato
Alvaro Morata torna titolare dopo il trauma cranico e lo fa proprio contro la sua ex squadra, a cui da avversario non ha mai segnato
È arrivato il giorno della ripresa della Serie A dopo la sosta per le Nazionali e con esso anche il big match tra Milan e Juve, in scena oggi alle 18. Una partita determinante per la classifica delle due squadre, che si trovano rispettivamente al settimo e al sesto posto, ma a ben 6 punti di distanza. Punti che, in caso di vittoria rossonera, diventerebbero 3, quindi i conti sono ancora tutti aperti.
Milan-Juve, la partita di Morata
La sfida di oggi, dunque, è importantissima per entrambe le squadre, ma lo è ancor di più per Alvaro Morata. L’attaccante spagnolo si è trasferito a Milano sponda rossonera in estate dopo la seconda parentesi all’Atletico Madrid, ma ha un passato importante alla Juventus. Morata ha trascorso a Torino in tutto quattro anni della sua carriera, divisi tra i bienni 2014-16 e 2020-2022. Tornerà al centro dell’attacco del Milan proprio contro la sua ex squadra dopo aver superato il trauma cranico che lo ha tenuto lontano dal campo di gioco per la partita contro il Cagliari, prima della sosta e lo farà con l’intenzione di sfatare un tabù: da avversario, infatti, non ha mai segnato alla Vecchia Signora.
I numeri di Morata alla Juve
La Juventus acquistò l’attaccante dal Real Madrid per 20 milioni di euro nel 2014 ed è proprio contro i Blancos che Morata sigla due reti nelle semifinali di andata e ritorno di Champions League, arrivando così a disputarsi la finale (poi persa) contro il Barcellona, in cui ha trovato nuovamente la via del gol. Nel suo primo biennio alla Juve, alla fine, lo spagnolo è arrivato a quota 27 reti con anche la conquista di due Coppe Italia, due Scudetti e una Supercoppa Italiana. Ironia della sorte, una Coppa Italia è stata vinta grazie a una sua rete proprio contro il Milan.
Dopo quattro anni lontano da Torino, nel 2020 la Juventus lo riporta alla Continassa in prestito con diritto di riscatto dall’Atletico Madrid. Sotto la guida di Pirlo, suo ex compagno di squadra, ha messo a segno 20 reti e conquistato una Supercoppa Italiana e una Coppa Italia, mentre allenato da Allegri la stagione seguente non è riuscito a portare a casa alcun trofeo, con la società che ha deciso di non riscattarlo, tornando così in Spagna.