Milan, Joao Felix: “Ho rifiutato l’Inter. Sono qui per…”
![Joao Felix](https://www.totosi.sport/app/uploads/sites/3/2024/08/2024-08-23_JoaoFelix_Chelsea_Calcio-1.jpg)
L’arrivo di Joao Felix al Milan è forse uno dei trasferimenti più importanti della sessione invernale di calciomercato. Il talento portoghese si è aggiunto ai già arrivati Walker e Gimenez, andando a completare un trio che può dare una svolta alla stagione del Milan. Il loro impatto, a dir la verità, è già evidente. Un gol e un assist per Santiago Gimenez, prestazioni suntuose da parte di Walker e una rete realizzata – e una sfiorata – per Joao Felux che, pochi minuti dopo il suo esordio in Coppa Italia, contro la Roma è riuscito a trovare la via del gol con un pallonetto delizioso ai danni di Svilar. Un biglietto di presentazione niente male, soprattutto considerando che pochi giorni dopo ci è andato nuovamente vicino, ma con esito diverso (Vasquez ha bloccato il suo pallonetto). Il Milan diventa per Joao Felix l’occasione per rilanciarsi dopo una carriera ricca di promesse ma mantenute solo in parte. Intervenuto in conferenza stampa, il talento portoghese si è presentato ai suoi nuovi tifosi svelando i suoi obiettivi in maglia rossonera.
L’impatto e gli obiettivi con il Milan
«Abbiamo fatto due vittorie. Ho avuto l’opportunità di giocare a San Siro e segnare per il Milan. Sapevo della grandezza di questo club, il Milan è immenso. Da fuori si vede che un club molto grande e quando sei dentro capisci che sei in uno dei club più grandi d’Europa. Conoscevo già il mister, avevo già giocato contro di lui e lo seguivo. Gli ho detto ciò che mi aspettavo: giocare nel mio ruolo. Non mi ha mai detto se avrei giocato tanto o poco, ma di giocare nel mio ruolo. È questo che mi ha convinto a venire al Milan. Farò tutto quello che mi chiederà di fare il mister, in ogni momento e in ogni ruolo: farò del mio meglio e sarò a disposizione del mister e della squadra. Ho amato subito l’atmosfera di San Siro. Ho vissuto questo ambiente al Benfica e all’Atletico Madrid, ma devo dire che qua l’atmosfera era diversa. Non mi aspettavo un’accoglienza del genere, si toccava con mano l’affetto dei tifosi. Atmosfera incredibile, spero continui così. Il mio obiettivo? Aiutare il club, la squadra e vincere titoli. La carriera di un giocatore è fatto di questo: titoli. L’importante è vincere e questo è il mio obiettivo. Fin quando resterò qua il mio obiettivo è vincere titoli e nient’altro».
A chi si ispira Joao Felix
«Il mio calciatore è sempre stato Kakà. Non ho mai parlato con lui del Milan, ma ho scambiato delle idee con lui in passato. È per me un idolo, ma non mi posso paragonare a lui. Spero di fare la storia come lui. Rui Costa? Quando giocavo al Benfica lui lavora lì, ora è il presidente. Ho parlato molto con lui quando ero al Benfica, ma negli ultimi anni non ci siamo sentiti molto. Non mi ricordo di quando giocava al Milan, quello che so l’ho visto su YouTube. Ma so che è un idolo qui, come Kaká ha fatto la storia».
Il numero 79
«La verità è che è un numero a cui sono molto legato, il mio primo numero da professionista. È un numero speciale, sarà sempre presente nella mia carriera. Mi è sempre piaciuto. 79, 14, 11, 7… Non sono i numeri a incidere, però questo è speciale».
L’interesse dell’Inter
«Il mio agente me ne ha parlato. Mi ha detto che l’Inter era interessata. Ma avevo già iniziato a trattare col Milan e avevo già in mente di venire al Milan. Ho detto che sarebbe stato impossibile, avevo già deciso di venire qui».