Milan, Fonseca esonerato: come si è arrivati alla decisione?
“Ho fatto tutto quello che potevo, è la vita”, queste le parole con cui Fonseca ha ufficializzato la fine della sua avventura da tecnico del Milan. Non è dipeso dal pareggio deludente contro la Roma, che cambia ben poco ai fini della classifica per entrambe le squadre, ma a quanto si sa era stato deciso già nei giorni scorsi. In poche parole, Fonseca è stato in panchina durante Milan-Roma già da esonerato e con il prossimo allenatore, Sergio Conceicao, pronto a subentrare qualunque fosse stato il risultato.
L’ufficialità è arrivata nella mattinata anche da parte del Milan, che ha pubblicato il seguente comunicato: “AC Milan comunica ufficialmente di avere sollevato Paulo Fonseca dall’incarico di allenatore della Prima Squadra maschile. Il Club ringrazia Paulo per la grande professionalità e gli augura il meglio per il futuro”.
Le motivazioni dietro all’esonero
Ma come si è arrivati all’esonero di Fonseca? Innanzitutto, c’è da guardare la classifica. Sono troppi i punti di distacco dall’Atalanta prima in classifica, ma anche da Inter e Napoli, con il Milan che si trova addirittura dietro a Lazio, Fiorentina, Juventus e Bologna (contro cui deve ancora recuperare una gara). Ha ottenuto 12 vittorie, 6 pareggi e 6 sconfitte e si pensava ad un suo esonero da tempo, anche se negli ultimi tempi i risultati hanno allontanato quest’ipotesi. Poi c’è stata la gestione di due big come Theo Hernandez e Leao, spesso lasciati fuori per problemi comportamentali, e di alcuni senatori come Calabria e Tomori. Infine, c’è da considerare una clausola speciale: se Fonseca fosse stato esonerato nei primi sei mesi di stagione, il Milan avrebbe risparmiato sul suo ingaggio (2,5 milioni fino a giugno 2025 e non fino al 2027).