Lazio, la presentazione dei nuovi acquisti: le loro parole

La Lazio nella giornata di oggi ha presentato dal centro sportivo di Formello i suoi tre nuovi acquisti. In conferenza stampa, al fianco del direttore sportivo biancoceleste, Angelo Fabiani, sono intervenuti Reda Belahyane – trasferitosi dall’Hellas Verona a titolo definitivo -, Arijon Ibrahimovic – primo acquisto della sessione invernale di mercato, arrivato in prestito con diritto di riscatto – e Oliver Provstgaard – che è passato definitivamente in biancoceleste dal Vejle -. Di seguito gli interventi dei tre calciatori.
Le parole di Reda Belahyane
«La Lazio è il primo club con cui avevo parlato, mi è piaciuto molto il progetto. Conoscevo già i francesi in rosa, sono ambizioso, per uno come me era l’ideale vista la posizione in Serie A e anche in Europa League. Baroni ha molta fiducia in me, mi ha parlato molto, mi ha detto cosa dovessi migliorare per prendermi il posto. Nei tre preferisco il ruolo centrale. Mi trovo bene anche tra i due centrocampisti, la Lazio sta giocando così tra l’altro. Essendo giovane ho tante cosa da migliorare, sicuro il colpo di testa e aggiungere volume fisico. Le chiacchiere rimangono tali, si parla di tanti giocatori come dei nuovi Mbappé, ma bisogna lavorare e rimanere umili. Ora sono qui, voglio vincere tutti i match, magari arrivare in Champions e vincere l’Europa League. Derby? Sono curioso ma non abbiamo paura. Sono cresciuto a Parigi, quindi non temo nulla. Ho grande fame» – E su Baroni ha aggiunto – «Baroni non l’ho trovato cambiato, ha fatto un ottimo lavoro a Verona, si è ripetuto qui. Mi sta parlando molto da quando sono arrivato. Non è facile imporsi in Serie A, forse mi hanno scelto per la giusta aggressività e la capacità di giocare partite complicate. Non ho pressione, anzi, questa sfida mi motiva ancora di più per giocare ancora meglio. A chi mi ispiro? Quello che nomino sempre è Kanté, è un centrocampista serio, che lavora in modo professionale. Non ha paura di giocare e recupera tantissimi palloni».
La presentazione di Ibrahimovic
«Mi sono allenato tantissimo in questo periodo in cui ho giocato meno, non ho avuto tante possibilità, posso migliorare e lavorare più intensamente giocando più partite. Ho parlato con il direttore, l’allenatore e i calciatori, penso che avrò delle possibilità, ma dipende da me. Se gioco bene, poi allora arriveranno le chance. Ho scelto questa squadra per dialogo produttivo con la Lazio, il d.s. e tutte le persone coinvolte. Mi sono sentito a mio agio, ho avuto buone sensazioni sul progetto. Devo avere pazienza, non so se giocherò presto o dovrò aspettare. Dipenderà anche dalle gare, quando avrò l’opportunità darò del mio meglio. Un ambiente così dà molte motivazione per raggiungere quello che hanno raggiunto gli altri calciatori, per esempio Müller e Kean. Sono motivato per raggiungere tappe sempre più alte. Il mio ruolo? La posizione che preferisco è centrocampista, però posso giocare ovunque. Darò sempre il massimo cercando di far vedere le mie qualità».
Provstgaard e la sua conferenza
«È un grande passo, però mi sento pronto. Ero capitano della mia squadra, le mie qualità sono in linea con quest’avventura. Devo imparare dagli altri e dalla Serie A. Questo fa parte del mio percorso per diventare un grande giocatore. Il video con la maglia della Lazio? Era una delle due/tre magliette che avevamo a casa. Mio padre ha una grande passione per la Lazio, ha comprato la maglia dopo che la Lazio ha vinto lo Scudetto. Per me è straordinario essere qui. In Danimarca c’è una giornata particolare: per supportare la lotta contro il cancro si mette una maglia da calcio diversa. Io ho scelto quella. È una grande esperienza, un grande salto. Ma sono ancora tanto felice, è una sfida positiva. Spero in futuro di poter essere un giocatore importante per la Lazio, piano piano conoscerò tutto, step by step. Mi devo sentire bene nell’ambiente e nel campo perché sono due cose che vanno di pari passo. Il campionato danese si è fermato, ma io mi sento molto bene. Arrivare alla Lazio ora era il momento giusto. Ho fatto delle amichevoli, forse mi manca un po’ di preparazione, ma mi sento in grande forma e pronto per giocare anche qui. Ho parlato con Isaksen, mi sta aiutando a muovermi qui a Roma. In Italia sicuramente il calcio è più fisico e tattico, io devo migliorare molto a livello tattico. Nel mio ruolo ci sono grandi giocatori, bravi, con esperienza. Loro hanno voglia di aiutarmi, oggi ho giocato con Gigot e mi ha fatto molto piacere. Mi sembra di essere qui da tanto tempo già. Li rispetto tanto» – Provstgaard ha parlato anche dei tifosi – «Più tifosi vuol dire più pressione, ma anche più passione. Loro fanno grande il club, ti danno tanto quando vinci e ti sostengono quando perdi» .