Serie A

Juventus, terzo 0-0 di fila: non accadeva dagli anni 90′

La Vecchia Signora resta ancora una volta al palo: a Thiago Motta servirà tempo
Thiago Motta, Juve, calcio
Thiago Motta, Juve, calcio

Difesa impenetrabile, ma anche un attacco che fa fatica a esprimersi e a trovare soluzioni decisive. La Juventus esce indenne dalla super sfida dell’Allianz Stadium con il Napoli, trovando il terzo zero a zero consecutivo dopo quelli contro Roma ed Empoli, che aprono un piccolo campanello d’allarme soprattutto sull’intesa ancora tutta da costruire tra i top player del reparto avanzato bianconero. La Vecchia Signora ha pareggiato tre partite di fila per 0-0 per la quinta volta nella sua storia in Serie A: l’ultima risaliva addirittura al maggio 1992 con Giovanni Trapattoni allenatore. Un rendimento, quello delle ultime giornate, che ha fatto storcere il naso a più di qualche appassionato mentre riaffiora il timore di avere di fronte una squadra ancora troppo “allegriana”. Giusto, tuttavia, aspettare Thiago Motta e dargli modo di imprimere sulla squadra il suo credo, estremamente peculiare e non semplice da costruire: farlo con la miglior difesa d’Europa a protezione, intanto, lascia certamente più tranquilli.

Motta, che lucidità

L’allenatore bianconero, nel post partita di ieri, non era sembrato affatto preoccupato peraltro di questa sterilità offensiva offrendo invece un’analisi comunque lucida ed estremamente serena delle prestazione e del risultato: “Sicuramente quando una squadra si mette indietro non è facile per nessuno, abbiamo la qualità per farlo ma la strada è quella giusta. Il cambio ritmo e l’attacco della profondità dobbiamo farlo, quando troviamo una squadra con tanti uomini in area di rigore abbiamo più modi per arrivare al gol. Per vincere qualcosa in meglio possiamo fare, abbiamo trovato delle squadre forti e che sanno giocare. I nostri hanno fatto una buona prestazione, non possiamo essere contenti del risultato perché entriamo sempre per vincere. La strada è quella lì, abbiamo costretto il Napoli a stare dietro però negli ultimi metri dobbiamo migliorare”.