Juve, Danilo ha salutato: chi è il nuovo capitano?
La storia tra Danilo e la Juve si è conclusa dopo 6 anni e 213 presenze. Una storia d’amore nata tra le perplessità dei tifosi che salutavano il partente Joao Cancelo, per aprire le porte al centrale brasiliano, in arrivo dal Manchester City. Un giocatore che fino a quel momento rendeva inspiegabile quello scambio, ma che con il tempo è stato capace di prendersi un posto nel cuore dei tifosi, diventando prima il titolare della difesa, poi un leder dello spogliatoio e in seguito anche il capitano della squadra. E proprio da capitano va via, accettando la scelta della società – seppur con qualche perplessità – e, soprattutto, di Thiago Motta, vero artefice di un addio che alla fine della scorsa stagione non avrebbe mai immaginato. A 33 anni Danilo deve mettere sui social i suoi sentimenti salutando nel mercato di gennaio la sua squadra, quella Juve in cui è cresciuto e maturato, con la promessa di portarsi quei valori acquisiti a Torino anche in patria, dove nelle prossime ore farà ritorno per firmare un biennale con il Flamengo.
Chi sarà il nuovo capitano della Juve?
Una storia d’amore che si conclude, un’eredità che passa di mano. Ma la vera domanda è a chi? Danilo va via da capitano, va via da punto di riferimento e lascia nello spogliatoio in vuoto che qualcuno, dotato di carisma e intelligenza, deve avere la forza e il coraggio di colmare. La scelta in realtà è stata fatta, seppur ancora non ufficializzata. Qualche indizio arriva direttamente dalle scorse partite, quando Danilo era stato messo in panchina e in campo, con la fascia al braccio, sono scesi Gatti, Bremer, Cambiaso ma, soprattutto, Manuel Locatelli. Thiago Motta in conferenza stampa ha spiegato più volte di averlo premiato con questa pesante responsabilità, come avvenuto anche contro il Napoli nell’ultima partita di campionato. Motivo per cui, a meno di clamorose sorprese, sarà a prendere il posto di Danilo, con l’obiettivo di non far sentire la sua assenza.
Le parole di Thiago Motta su Locatelli
«Il suo carattere è importantissimo, infatti con normalità e naturalezza è diventato il capitano della squadra. In campo fa sempre cose importanti per la squadra. Se l’è guadagnato con l’atteggiamento, in più in campo con il suo ruolo fa cose molto importanti. Per le sue caratteristiche è più vantaggioso stare davanti, però delle partite ha fatto un ruolo diverso non può esprimersi come stare più davanti, per la squadra se volete è molto funzionale. Fa sì che la squadra sia in un funzionamento migliore. A volte si mette in difficoltà per il bene della squadra, gli va chiesto come giocatore e come capitano, se l’è guadagnato giorno dopo giorno. Nelle ultime partite ha fatto un ruolo che dici: sì, fa bene, ma può fare meglio davanti. Ma lì fa fare meglio ai compagni, ai ragazzi lo chiedo con l’atteggiamento giusto. Mai sentita una lamentela, lo fa al 200%».
