Inter, il recupero col Bologna e quel precedente del 2022 con l’incubo Radu
Si giocherà questa sera la gara tra Inter e Bologna, recupero della diciannovesima giornata di Serie A. Gara non disputata per l’impegno dei nerazzurri in Supercoppa italiana e dall’alto valore simbolico per Simone Inzaghi e per tutto l’ambiente meneghino, che con la mente non potrà non andare a un precedente di due anni e mezzo fa.
Incubo Radu
Era il 27 aprile 2022, non si giocava a San Siro ma al Dall’Ara. Protagoniste Bologna e Inter, che come in questa stagione avrebbero dovuto affrontarsi nella giornata a cavallo dell’Epifania ma che, a causa di un doppio focolaio Covid, si ritrovarono a scendere in campo ben più avanti nella stagione. E la gara fu quindi riprogrammata a fine aprile, con un’Inter non più a +4 sul Milan e anzi protagonista di fin troppi errori lungo il percorso. Ma la squadra di Inzaghi riesce a passare in vantaggio dopo appena tre minuti con Perisic: tutto sembra andare per il meglio. O, almeno, così è finché dopo una serie di errori non arriva l’incornata di Arnautovic – allora in Emilia – a fissare il risultato sul pari. A meno di dieci minuti dalla fine, poi, Perisic va da Radu con una rimessa laterale, il portiere incespica e regala a Sansone la palla del 21 definitivo che di fatto spalanca la strada per lo scudetto ai rossoneri di Pioli.
Il nuovo incrocio
Parlare di scudetto oggi è ancora prematuro, eppure Inter e Bologna si ritroveranno nuovamente l’una contro l’altra in un recupero. Il parallelo è servito, a maggior ragione perché anche questa volta la gara rappresenta un importante assist per la squadra di Inzaghi. Non sbagliare significherebbe allontanare l’Atalanta e accorciare sul Napoli con una gara ancora da recuperare. Lo sa bene il tecnico nerazzurro, che all’epoca sbagliò forse con troppo turnover e con la solita ansia da cartellino. Per questo contro i rossoblu questa volta ci penserà due volte prima di togliere un big dopo un giallo e – salvo assenze per infortunio – non farà nessuna scelta associabile al turnover. Perché dall’errore di Radu ha imparato anche il tecnico, lanciato verso quello che sarebbe il secondo scudetto consecutivo.