Fiorentina, Cataldi cecchino da fuori area: ennesimo gol e dedica a Bove
![Cataldi](https://www.totosi.sport/app/uploads/sites/3/2024/12/2028-08-31_Cataldi_Calcio.jpg)
Danilo Cataldi ha trovato una nuova vita a Firenze. Non solo per l’aver lasciato quella che è stata casa sua per quasi tutta la sua carriera, non solo per esser stato costretto a tagliare quel cordone ombelicale che lo legava alla Lazio, la squadra del suo cuore e che tifava fin da bambino, ma anche perché trasferendosi alla Fiorentina ha trovato in Raffaele Palladino l’uomo giusto con le idee giuste per applicare il suo tipo di calcio. Il tecnico fiorentino aveva bisogno di Cataldi, tanto quanto Cataldi aveva bisogno di lui. La sua libertà in campo, le giocate in rapidità, il protagonismo nelle azioni – in quanto regista e luce del gioco -, ma anche la possibilità di salire e portarsi al limite dell’area, là dove nella sua carriera ha dimostrato di essere fatale, di saper punire in ogni modo.
Cataldi cecchino sa fuori area: il dato è pazzesco!
Ne sono una conferma i due gol segnati contro il Lecce: una conclusione di prima, su scarico di Bove, da fuori area che beffa falcone e un calcio di punizione preciso che si infila sotto all’incrocio. Due gol, entrambi oltre i 16 metri, che evidenziano qualità di tiro che Cataldi aveva già messo in mostra alla Lazio, squadra con la quale ha segnato 10 gol in 246 presenze. Nel pomeriggio di oggi, nel corso della sfida tra Fiorentina e Cagliari, il trentenne romano si è ripetuto, segnando un gol simile a quello realizzato contro i salentini: Beltran scarica al limite e lui di piatto, da fermo, manda la sfera sotto l’incrocio decidendo la partita e regalando l’ennesima vittoria alla Viola. Un gol che, inoltre, mette in risalto una statistica incredibile per Cataldi che, grazie a quello di oggi, ha segnato l’ottavo gol da fuori area negli ultimi dieci realizzati tra Lazio e Fiorentina.
La dedica di Cataldi a Bove
La sua, poi, è un’esultanza speciale. Cataldi segna, corre verso la telecamera e, abbracciato dai compagni, mostra il numero ‘4’ in omaggio a Edoardo Bove, colpito da un malore nella partita contro l’Inter e oggi ricoverato all’Ospedale Careggi di Firenze. Cataldi conta le quattro dita e poi si rivolge al compagno urlando: «Te l’avevo detto!», probabilmente facendo fede a una promessa fatta al momento della visita in ospedale, una promessa fatta da lui che era stato il primo a intervenire per liberare le vie respiratorie, quando il compagno è crollato a terra.