Serie A

Fiorentina, caso Gudmundsson: due fiammate e tanto fumo: è già flop?

L'islandese sta faticando a confermarsi sui livelli dello scorso anno: la Fiorentina spera sia il colpo di gennaio
Gudmundsson, Genoa
Gudmundsson, Genoa

Riflettori puntati su Albert Gudmundsson in casa Fiorentina. L’islandese, acquisto in estate, è stato finora protagonista di una prima parte di stagione fortemente negativa. Appena un paio di fiammate e poi tanta fatica e soprattutto poche presenze. Bisogna già parlare di flop?

L’investimento

Sarebbe un duro colpo per la Fiorentina dover già rinunciare a far fruttare il colpo Gudmundsson. L’islandese può essere pagato del resto oltre 25 milioni: 8 per il prestito oneroso e più di 20 – bonus compresi – per l’obbligato di riscatto condizionato. Cifre che renderebbero l’ex Genoa il calciatore più pagato nella storia del club.

I numeri

Finora l’islandese ha messo insieme appena 370 minuti in campionato a 503 complessivi in stagione considerando anche Conference League e Coppa Italia. L’uomo più atteso si è trasformato in quello più in ombra, anche se la Fiorentina ha già avuto modo di vedere in alcune fugaci apparizioni le abilità di Gudmundsson, capace di segnare tre gol nelle due gare contro Lazio e Milan. Contro i biancocelesti, in realtà, sono arrivate due reti dal dischetto ma è stato proprio l’ingresso in campo dell’ex Genoa a dare nuova vita alla squadra di Palladino.

Gli infortuni

A penalizzare il cammino di Gudmundsson anche i tanti problemi fisici: arrivato alla Fiorentina nel mezzo di un infortunio al polpaccio, l’islandese si è fermato poi per un infortunio al bicipite femorale e di recente si è fermato per un problema alla caviglia. È presto per stabilire se si tratti di un nuovo stop o solo di un fastidio passeggero per l’islandese, che però è chiamato a dare al più presto risposte. A maggior ragione considerando i numeri di un anno fa, che al giro di boa parlavano di otto gol e due assist in Serie A e di ben dieci gol e tre assist tra tutte le competizioni. Incrocia allora le dita Palladino, sperando che l’islandese possa rivelarsi il colpo del mercato di gennaio.