Caos calci di rigore, perché non li tirano i rigoristi?
Calci di rigore, croce e delizia di ogni squadra. Undici metri che spesso possono regalare una vittoria o lasciare l’amaro in bocca. Così è accaduto al Milan contro la Fiorentina con due errori dal dischetto, così è successo nella stessa gara a Kean e un errore c’è stato anche all’Olimpico nella sfida tra Lazio e Empoli che poi, per fortuna della squadra di Baroni, non ha inciso sul risultato. Quello che è emerso è però curioso: tutti gli errori dal dischetto sono stati compiuti non dai rigoristi della squadra ma da altri giocatori. In casa Fiorentina è stato lo stesso Palladino a sottolineare come il rigorista della squadra sia Guðmundsson, e lo stesso ha fatto Fonseca visibilmente irritato dalla decisione di Theo Hernandez e Abraham di non mandare Pulisic sul dischetto. Anche in casa Lazio, nonostante il rigorista sia Zaccagni, è stato Castellanos sull’1-1 a calciatore il penalty, facendoselo parare da Vazquez.
Liste e allenatore, sui rigori decidono i giocatori?
Ma perché quindi i rigoristi non tirano i rigori? Nonostante ogni allenatore abbia infatti una lista è il campo a dettare le regole e spesso i compagni di squadra si mettono d’accordo tra loro. Nella sfida di Europa League della Lazio con il Nizza, infatti, Castellanos avrebbe voluto tirare il rigore, dopo aver segnato una doppietta, ma Zaccagni è andato dal dischetto lasciando invece nella sfida contro l’Empoli la palla al Taty, dopo aver segnato poco prima il gol dell’1-1. Lo stesso è successo al Milan dove per ben due volte i giocatori in campo hanno deciso di “mettere da parte” Pulisic scatenando l’ira di Fonseca che a fine gara ha sottolineato il fatto: “Non deve succedere mai più”. Molto simile anche la decisione in casa viola con Guðmundsson che ceduto il rigore a Kean per farlo andare in gol. Una situazione paradossale che sottolinea come, in alcuni casi, i giocatori non seguano la lista o le indicazioni dell’allenatore ma facciano di base di testa loro, e spesso con risultati tutt’altro che positivi.