Serie A

Bologna, Calabria: “Questa la scelta più giusta. Su Conceicao…”

Intervenuto in conferenza stampa, dopo aver lasciato il Milan, Davide Calabria si è presentato al Bologna e ai suoi nuovi tifosi
Davide Calabria
Davide Calabria

Per Davide Calabria è iniziata una nuova parentesi della sua vita. Il terzino a gennaio ha lasciato il Milan, squadra in cui è cresciuto fin da bambino e della quale era diventato capitano, per trasferirsi al Bologna con l’obiettivo di trovare nuovi stimoli e un ambiente diverso rispetto a quello che aveva vissuto ultimamente a Milano. Ancora in attesa di esordire con la maglia dei falsinei, il classe 1996 si è intanto presentato ai suoi nuovi tifosi intervenendo in conferenza stampa e raccontando le motivazioni che lo hanno spinto ad accettare questa avventura, mettendosi così alle spalle i colori rossoneri.

Calabria spiega la scelta del Bologna

«È stata una scelta maturata con il passare dei giorni, è stata la cosa più giusta per tutti. Abbiamo affrontato la cosa in maniera matura ed è sembrata la più logica per tutti. C’è stata un po’ di tristezza nell’addio, ma so anche quanto ho dato per quella maglia, ma ho scelto questa piazza come nuova avventura perché credo ci sia del potenziale, il direttore mi ha fatto una buona impressione al telefono e anche vivendo qui ho trovato un ambiente piacevole, squadra ambiziosa che lavora tanto. Penso possa aiutarmi a fare una buona stagione da qui al termine e penso che io posso aiutare questa squadra a crescere, fin dal primo momento che sono arrivato sono stato subito contento e questo è molto importante per me».

I compagni

«Lollo (De Silvestri, ndr) lo conosco da una vita ha giocato tante partite anche più di me.. sono qui da una settimana mi sembra di essere qui da diversi mesi. Molti ragazzi li conoscevo già, ci sono tanti giovani ambiziosi, ho trovato un’ambiente che vuole l’Europa, gli ultimi anni li ho giocati in Champions League e voglio tornare a giocarci. Tommi e Alex (Pobega e Saelemakers, ndr) li ho sentiti, anche per trovare casa (ride ndr). Ma basta vedere come ha lavorato bene il Bologna negli ultimi anni, è stata questa la cosa principale per capire che era la scelta più adatta per me. Entro alla mia maniera, non sono arrogante, c’è rispetto reciproco, ambiente felice, è una cosa super bella, mi hanno accolto alla grandissima… ma tutti, dai giocatori allo staff. Importante per i giocatori nuovi sentirsi parte del gruppo».

La competizione

«Sono super abituato, al Milan ci sono sempre stati più terzini, Conti, Dalot… venivano da grandi stagioni. È giusto così, è normale che sia così come in ogni squadra che punta a far bene. Come mi ha detto il mister non sarà facile per me ma sono venuto qui per dimostrare il mio valore. È uno stimolo in più per tutti per far bene. Di allenamenti non ce ne sono stati tanti, ma vedendo i ragazzi qualcuno avrà un grande futuro».

Una nuova scommessa

«Questa scommessa può far capire la mia ambizione, senza firmare contratti a lungo termine, voglio giocarmi le mie carte in campo, qui sono tranquillo. Giochiamo a calcio, è una questione di ambizione, di voler far bene, non ho fretta di parlare di cose a livello economico, sono sempre sceso in campo, questa è un’altra prova che il fattore economico è l’ultimo dei problemi, voglio tornare a giocare come ho sempre fatto. Negli ultimi mesi ci sono state cose che hanno creato difficoltà e situazioni spiacevoli. Oggi sono contento di stare qui non mi sono tolto un peso, sono in un ambiente che cercavo, sano, che ha voglia di fare, di lavorare nei migliori dei modi, con grande energia positiva che magari negli ultimi tempi è mancata».

La partita contro il Milan

«Non vedo l’ora di giocarla, sono carico per questa sfida e anche di giocarla, è una novità e io le novità le prendo in maniera positiva, sarà piacevole incontrare i miei ex compagni, gli auguro il meglio ma non per quella partita. Conceicao? Non vorrei tornarci su quello che è success.».

Il momento del Bologna

«Una squadra super intensa, sempre dentro la partita, non è facile perché molto dispendioso, ma penso sia il motivo che sta dando risultati alla squadra. Possiamo fare meglio a livello realizzativo. C’è del talento che deve sbocciare. Europa? Siamo lì, nel giro di pochi punti tante squadre, quelle davanti viaggiano ad un ritmo importante, ci sta sono grandi squadre».

Il ricordo di Mihajlovic

«Sinisa è stato il primo a lanciarmi gli sarò sempre grato. Il contratto è stata presa in condivisione, la scelta più idonea ad oggi, volevo concludere il contratto fino alla scadenza, ma se ho scelto questa piazza è perché ci vedo qualcosa di bello, sono davvero soddisfatto, ho trovato una piazza ed un ambiente sano, sono contento della scelta fatta. Vediamo prima al campo poi per il contratto ne parleremo al momento opportuno. Il mister mi ha parlato di un modo di giocare che avevo anche con Pioli, di venire dentro il campo leggere la situazione, il gioco con cui mi sono trovato meglio negli anni passati. Un aneddoto con Sinisa? Ricordo che un giorno è venuto a parlarmi dopo una tournée in cui avevo fatto bene, potevo andare in prestito ma lui venne a dirmi che mi voleva qui e mi voleva tenermi per giocarmi le mie carte».