Samardzic, un’estate lunghissima: tutte le voci sul dopo Udinese
Deve sempre andar via, ma alla fine resta. Il futuro di Lazar Samardzic sembrerebbe ancora all’Udinese, anche se le ultime voci in casa Atalanta lasciano pensare a un nuovo possibile assalto. Promessa dei friulani, da due anni si esprime a ottimi livelli, seppur nella passata stagione qualcosa sembrerebbe esser venuto meno. Forse la continuità, forse il pensiero che avrebbe potuto vestire la maglia dell’Inter e invece tutto è clamorosamente saltato. Insomma, quel che conta è che effettivamente nel rendimento di Samardzic un calo lo si è notato, meno invece per quanto riguarda l’interesse dei top club del campionato italiano. Sì, perché, dopo l’Inter che ha dato il via alla caccia al centrocampista, sono arrivati in quest’ordine: il Napoli, la Lazio e ora anche l’Atalanta, con la Juve e il Milan sempre interessati ma più defilati. Attenzione, questo solo in Italia. Non sarebbe strano se anche dall’estero si fosse fatto avanti qualcuno, seppur sempre meno concretamente rispetto alle squadre di Serie A. Quel che più incuriosisce della storia di questo ragazzo è come sia sempre a un passo per andar via, ma poi alla fine accade qualcosa che fa saltare la trattativa. Una storia di un solo anno, ma piena zeppa di colpi di scena, con il mancato approdo in nerazzurro che è ancora oggi il più emblematico di tutti.
Samardzic e l’Inter una telenovela senza lieto fine
D’altronde, è difficile che possa accadere qualcosa di più imprevisto e strano di quanto avvenuto con l’Inter che in effetti il giocatore lo aveva acquistato davvero. Era proprio agosto di un anno fa quando l’Udinese decide di mettersi una mano sulla coscienza e accettare l’offerta per Samardzic. Un prestito oneroso da 4,5 milioni di euro con obbligo di riscatto fissato a 16 milioni e altri 2 di bonus. Una cifra niente male e soprattutto sufficiente ai friulani per mettere le valigie in mano al loro pupillo e spedirlo in direzione Milano. In contemporanea a gonfie vele andava anche la trattativa con il calciatore. Il ragazzo non aveva dubbi sulla destinazione, restava da determinare l’aspetto economico. Ed è qui che casca l’asino. In gioco non c’erano due ‘parti’, ma quattro. L’Inter in veste di acquirente, Samardzic l’oggetto della trattativa, il padre Mladen l’agente e Rafaela Pimenta come intermediaria. Tante, probabilmente troppe parti in gioco che solo apparentemente si erano messe d’accordo quando danno il via libera per la redazione del contratto e lo svolgimento delle visite mediche. Lazar il 9 agosto del 2023 va quindi al Coni, accolto da tifosi e giornalisti rilascia i primi autografi e sorrisi, saluta tutti e si sottopone ai test medici inconsapevole di quel che lo aspettava fuori dalla struttura. Passa qualche ora prima che Samardzic venga a sapere che suo padre ha deciso di cambiare le carte in tavola dell’accordo tra l’Inter e la Pimenta, sbaragliando tutto. Al centro della discussione c’erano l’ingaggio e le commissioni che avrebbero dovuto pagare i nerazzurri. Un argomento scottante che diventerà tema di quei giorni. L’11 agosto l’Inter accettò di incontrare Mladen per risolvere la questione, ma il muro contro muro fu inevitabile e pochi giorni dopo portò all’annullamento dell’accordo e alla rinuncia della trattativa. Ancora oggi non è chiaro quali siano le responsabilità delle parti in causa, neanche dopo lo scontro verbale a distanza andato in scena tra Mladen e la Pimenta. I fatti dicono, però, che Samardzic fu costretto a tornare a Udine, almeno fino a gennaio.
Il Napoli, la Lazio e ora l’Atalanta. Lazar, cosa vuoi di più?
Nel corso della sessione invernale di calciomercato, infatti, a rifarsi sotto per il centrocampista tedesco di nascita, ma originario della Serbia è il Napoli di Mazzarri. Anche qui il suo passaggio sembrava ormai cosa fatta. I partenopei avevano un accordo con i friulani per un trasferimento a titolo definitivo a 20 milioni di euro più 5 di bonus, una cifra addirittura più alta di quella accordata in estate con l’Inter. Ancora una volta, però, il mancato accordo con il calciatore fece saltare tutto con la Juve che, per la prima volta, tenta un inserimento ma senza mai spingere sull’acceleratore. Chi, invece, prova il passo per intavolare una trattativa è la Lazio. Come confermato dallo stesso Gianluca Nani – group technical director dell’Udinese – i biancocelesti hanno avuto non troppe settimane fa un incontro con la dirigenza friulana per discutere del calciatore. Quel faccia a faccia, però, è stato l’ultimo atto di un breve interessamento con Lotito che ha poi deciso di puntare su Castrovilli e Dele-Bashiru. Oggi potrebbe essere il turno dell’Atalanta. Mentre la Juve guarda sempre con attenzione dall’esterno, la Dea starebbe valutando la possibilità di puntare sul classe 2002, a patto che riesca a trovare un modo per evitare quel caos che si è creato tra papà Mladen e l’avvocato Pimenta.