Roma, Mancini: “Ranieri mi odiava da avversario. Nazionale? Il sogno di ogni bambino”

Lunga e interessante intervista quella rilasciata dal difensore della Roma Gianluca Mancini ai microfoni di TV Play. Tra i vari passaggi interessanti c’è anche quello sulla sua evoluzione in campo: Mancini è passato da ricevere una quantità importante di cartellini e un atteggiamento più pacato. Questo grazie a De Rossi prima e a Ranieri poi: “Ranieri appena mi ha visto ha detto che quando mi vedeva contro mi odiava. La mia è stata un’evoluzione, prendevo tanti cartellini e facevo proteste senza senso. Mi condizionava tanto. Era una cosa deleteria per me stesso. L’evoluzione del mio comportamento è cominciata con De Rossi. Anche con gli arbitri il mio atteggiamento è cambiato, prima davo fastidio. Ora è differente. Non prendo troppe espulsioni, perché di entrate brutte non ne faccio. In Coppa Italia, con Orsato, sbagliai tanto e presi tre giornate di squalifica. Chiesi scusa in quell’occasione”.
Sulla Nazionale invece: “Mister Spalletti mi ha portato all’Europeo, mi ha convocato spesso l’anno scorso. Sono grato al ct. Purtroppo l’Europeo non è andato bene. Mi ha fatto giocare contro la Svizzera e anche di questo gli sono grato. Cerco di giocare bene per essere nuovamente convocato, ma il ct prende le sue decisioni. La Nazionale è il sogno di ogni bambino. E se non arriva la convocazione, io farò il tifo come sempre”.
Mancini: “Giocare in Italia è bellissimo ma all’estero sceglierei la Premier”
Non solo la Serie A, se Mancini dovesse scegliere di fare un’esperienza all’estero sceglierebbe la Premier: “Se dovessi scegliere un Paese dove giocare all’estero direi l’Inghilterra. Giocare in Italia è bellissimo per gli stadi, sono molto passionali. Sono abituato all’Olimpico e ogni domenica sembra di giocare una finale”.
Mancini, ecco la sua Top11 mondiale
Infine la sua personale Top11 mondiale senza giocatori della Roma: “Innanzitutto scelgo il 4-3-3. Donnarumma in porta; Alexander-Arnold terzino destro; Rudiger e Van Dijk i centrali; a sinistra Bruno Mendes del PSG; a centrocampo il play è Modric, Tonali e Musiala le mezzali. Davanti scelgo Rodrygo, Mbappé e al centro Haaland“.