Calcio

Rodri tra calcio e università: “Stavo saltando una partita per un esame!”

Saltare una partita di Liga per colpa di un esame? Rodri ci è andato molto vicino, il centrocampista del Manchester City racconta un aneddoto divertente
Rodri, Manchester City
Rodri, Manchester City

Scuola e calcio. Tutti i genitori sognano che il proprio figlio riesca a coniugare pazientemente e diligentemente entrambe le cose proseguendo la propria carriera da calciatore nel professionismo, ma anche i propri studi, perfino quelli universitari. Saranno stati fieri, dunque, quelli di Rodri, giocatore oggi del Manchester City che, quando militava nel Villarreal a inizio carriera alternava la propria vita tra il calcio professionistico e lo studio. Una dedizione costante e continua che un giorno, a causa di una distrazione, gli è costatata una pesante tirata di orecchie e gli ha insegnato una lezione che non dimenticherà mai.

Il racconto di Rodri

Intervenuto ai microfoni di The Players Tribune, Rodri ha raccontato un retroscena davvero particolare della sua esperienza da calciatore universitario:

«Un giorno quando ero all’università, stavo studiando per un esame e avevo il telefono in modalità silenzioso. In quei momenti mi concentravo così tanto su quello che stavo facendo che potevo letteralmente dimenticarmi di tutto il resto. Quando mi sono preso una pausa mi sono accorto di avere numerosi messaggi e chiamate perseSuccessivamente il telefono inizia a squillare, era un mio compagno di squadra: ‘Rodri dove sei?’ ho risposto: ‘Sono all’università’ e lui: ‘Tutti ti stanno cercando, stiamo andando a Valencia siamo tutti sull’autobus’».  

Rodri rimase stupefatto e aggiunge: «Sapete quando avete un incubo e sognate di esservi dimenticati un esame a scuola? A me è successo solo che era reale. E non era la scuola, era LaLiga. Mi sono vestito e sono corso alla macchina: quando sono arrivato in hotel la squadra stava facendo la riunione tecnica. Quel giorno sono stato distrutto, ma me lo meritavo. Ho imparato che dovevo gestire meglio il mio doppio impegno ed ho imparato cosa significa essere un professionista».