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Belgio, Alderweireld a cuore aperto: “Ho lasciato la Nazionale per gli attacchi di panico”

Il difensore belga ha lasciato la sua Nazionale nel marzo 2023 e a distanza di un anno e mezzo ha spiegato i motivi della sua decisione
Domenico Tedesco
DUSSELDORF, GERMANY - JULY 01: Domenico Tedesco, Head Coach of Belgium, reacts during the UEFA EURO 2024 round of 16 match between France and Belgium at Düsseldorf Arena on July 01, 2024 in Dusseldorf, Germany. (Photo by Michael Regan - UEFA/UEFA via Getty Images)

Il difensore belga ha lasciato la sua Nazionale nel marzo 2023 e a distanza di un anno e mezzo ha spiegato i motivi della sua decisione

Toby Alderwireld, ex di Ajax, Atletico, Southampton, Tottenham e Al-Duhail, ha lasciato la Nazionale belga a marzo 2023, dopo ben 13 anni, 127 presenze e 5 gol. Quella fu una doccia fredda per tutti, una decisione a sorpresa presa dal difensore che adesso, a distanza di quasi due anni, ha voluto spiegarsi meglio.

“Una volta, dopo una partita di coppa perso contro l’Union SG, ero arrabbiato e frustrato. Non sono riuscito a chiudere occhio la notte. La mattina dopo sono andato ad allenarmi per fare una sessione di forza. Prima di partire ho preso una pillola di caffeina perché non bevo caffè, non mi piace, Mentre ero in macchina, però, il mio cuore ha cominciato a battere a mille all’ora. Ho pensato: ‘Mi sta venendo un infarto. Sono finito, non rivedrò mai più i miei figli’. Così ho accostato e ho camminato per un po’ in un negozio di mobili. Poi ho chiesto se potessi chiamare i soccorsi e ho iniziato a fare test approfonditi, ma andava sempre tutto bene. Parlando con diversi specialisti ho capito che era dovuto al troppo stress”

La decisione di lasciare la Nazionale

Alderwireld ha poi continuato spiegando come è arrivato a lasciare il Belgio: “Soffro ancora di attacchi di panico, ma ora riesco a spiegarmelo. Ci convivo sapendo che non è letale. Ho capito di dover ridurre lo stress, così ho chiamato il ct Tedesco: ‘Mister, devo lasciare la Nazionale’. Ho giocato cinque grandi tornei, ma avevo bisogno di voltare pagina. Mia moglie mi aiuta sempre, mi ha detto di dovermi liberare di questo peso e 4 mesi dopo ho vinto il titolo con l’Anversa. Non sono riuscito a festeggiare, mi sono seduto in silenzio negli ultimi posti del bus. Ero sopraffatto dal battito del mio cuore, questa volta, però, era gioia”.

Il difensore ha anche confessato di aver pensato più volte di lasciare il calcio: “Durante la mia carriera, ho detto spesso che avrei voluto lasciare il mondo del calcio. Non l’ho mai fatto, anche per il mio entourage che non era dello stesso avviso. Quando me ne andai di casa, da giovanissimo, mio padre disse che la nostalgia sarebbe passata. Lo credevo anch’io, ma in realtà non se n’è mai andata via. Nessuno è riuscito a capirmi, ma il desiderio di lasciare tutto è sempre stato dentro di me”.