Calcio

Matri torna a giocare: ecco dove

Il 40enne attaccante lodigiano, a quattro anni dall'annuncio del ritiro, si rimette gli scarpini accettando una nuova sfida
Alessandro Matri
Alessandro Matri (Getty Images)

A quattro anni di distanza dal ritiro, annunciato il 6 maggio 2020, Alessandro Matri torna a indossare gli scarpini. L’attaccante ha infatti deciso di intraprendere una nuova avventura con l’ASD Graffignana, squadra in provincia di Lodi che milita in Seconda Categoria. La sua ultima apparizione in campo da giocatore risale al 18 dicembre 2019, quando con la maglia del Brescia disputò 12 minuti nel match contro il Sassuolo. A 40 anni, compiuti lo scorso 19 agosto, Matri ha però deciso di tornare a calcare il rettangolo verde.

La nota dell’ASD Graffignana

A dare l’annuncio è stata la società lodigiana tramite un post su Instagram: “344 partite in Serie A con 92 gol, 3 scudetti, 2 Supercoppa Italiana, 1 Coppa Italia, 7 presenze in Nazionale con gol all’esordio e un legame indissolubile con il nostro paese e la nostra società! È un onore accogliere in squadra Alessandro Matri, che farà parte della rosa della Seconda Categoria per questa stagione!”.

La carriera di Alessandro Matri

Cresciuto nelle giovanili del Milan, club con il quale fa il proprio esordio in Serie A a 18 anni e 278 giorni nella sconfitta per 4-2 di Piacenza il 24 maggio 2003, dopo i prestiti a Prato, Lumezzane e Rimini, torna nel massimo campionato mettendosi in mostra con la maglia del Cagliari e segnando 40 reti in 131 presenze complessive in tre anni e mezzo. Grazie alle ottime prestazioni in Sardegna, a gennaio 2011 arriva la chiamata della Juve e con i bianconeri vince anche i suoi primi trofei: due scudetti e altrettante Supercoppe italiane. A Torino, però, non c’è più spazio per lui, pertanto nel 2013 viene acquistato di nuovo dal Milan che, dopo soli sei mesi, lo gira in prestito prima alla Fiorentina, poi al Genoa e infine di nuovo alla Juve. Vinto un altro scudetto e la Coppa Italia con la Vecchia Signora, riparte dalla Lazio ma non scocca la scintilla, così dopo una sola stagione va al Sassuolo. In Emilia rimane tre anni prima di chiudere al Brescia. Appesi gli scarpini al chiodo, assume il ruolo di collaboratore di Igli Tare alla Lazio, ottenendo in seguito la qualifica come direttore sportivo ed allenatore Uefa A. Successivamente si cimenta in un’avventura televisiva come opinionista su DAZN, diventando una figura molto apprezzata dall’emittente e dal pubblico.