Calcio

L’ultima e unica volta fin qui del Bologna in Champions: nel ’64 l’ultima apparizione, eliminato da una… monetina

A sessant'anni esatti di distanza, i rossoblù torneranno a giocare la Champions League. Come andò l'ultima volta?

A sessant’anni esatti di distanza, il Bologna tornerà a giocare la Champions League, un tempo Coppa dei Campioni.

Era la stagione 64/65, quella successiva all’ultimo Scudetto conquistato dai rossoblù a Roma, nello spareggio contro l’Inter, battuto per 2-0. Non esistevano gironi, ma solo eliminazione diretta in partite di andata e ritorno, e non esisteva neppure la regola dei gol in trasferta: in caso di parità tra andata e ritorno, si sarebbe giocata la bella. Rigori in caso di ulteriore parità nella bella? No, anche quelli sarebbero arrivati più avanti nel tempo.

In caso di tre sfide chiuse col segno ‘X’, infatti, anche dopo i tempi supplementari, il passaggio del turno sarebbe stato affidato al lancio di una monetina. E la fortuna, quel giorno contro l’Anderlecht, non vestiva di rossoblù.

Fu l’arbitro spagnolo Zariquiegui ad estrarre dal taschino una moneta, accanto ai due capitani, Lippens e Pavinato, carichi di adrenalina e ansia.

Il primo lancio, si pianta di taglio nel terreno.

Il secondo tentativo, invece, va in porto, e sarà favorevole ai belgi, che avanzano pur non avendolo probabilmente meritato, mentre il Bologna, verrà eliminato, punito dalla sorte.

Domani, contro lo Shaktar al Dall’Ara, l’occasione per gettare al vento quella monetina e riscrivere la storia.