Calcio

Lukaku, secondo attaccante più pagato della Premier: ecco quanto guadagna

Romelu Lukaku è il secondo attaccante più pagato di tutto il campionato di Premier League e il quarto giocatore in assoluto, il suo stipendio è follia
Lukaku, Chelsea
Lukaku, Chelsea

Il Chelsea nelle ultime sessioni di calciomercato si è contraddistinto per le incredibili cifre spese per pagare i cartellini dei suoi calciatori, ma anche e soprattutto per i loro stipendi. Uno degli acquisti più fallimentari degli ultimi anni è indubbiamente quello di Romelu Lukaku dall’Inter. L’attaccante belga nell’estate del 2021 venne portato via dai nerazzurri per 113 milioni di euro e accolto a Londra come una grande star. Da grande star è anche l’ingaggio che gli venne riconosciuto, 16,9 milioni di sterline, uno dei più importanti di tutta la Premier League, per la precisione il secondo più alto per un attaccante dietro quello di Erling Braut Haaland, trasferitosi l’anno seguente al Manchester City con un contratto da 19,5 milioni. Una cifra esorbitante, superiore anche a quella di centravanti del calibro di Gabriel Jesus, Hojlund e molti altri. Nella classifica complessiva del campionato inglese, invece, occupa il quarto posto dietro Casemiro (18,2 milioni), Salah (18,2), il già citato Haaland e il più pagato di tutti, Kevin De Bruyne (20,8 milioni).

La storia di Lukaku, dall’Inter a oggi…

Eppure, il percorso di Lukaku a Stamford Bridge non è stato dei migliori, anzi si è rivelato disastroso, ben distante da quello visto sotto la gestione Conte a Milano. In 26 partite di campionato segna solo 8 gol, 15 nelle 44 complessive in tutta la stagione. Numeri che non rispecchiano neanche lontanamente la cifra spesa per il suo acquisto e che ha spinto il Chelsea a fare delle riflessioni. Al termine della stagione 2021/2022 tra la società e il calciatore qualcosa si rompe. Lukaku sente il bisogno di cambiare aria, ma i Blues non possono permettersi di piazzare una minusvalenza così pesante. In soccorso arriva quindi l’Inter, pronto a riaccogliere ‘Big Rom’ in prestito e a pagare una parte sostanziosa dell’ingaggio. Nonostante le polemiche di un anno fa, i tifosi mettono da parte l’addio del loro bomber, si buttano alle spalle ogni astio e lo riaccolgono a braccia aperte. Presto, però, si rendono conto che qualcosa non va. Lukaku non è lo stesso che li aveva portati sul tetto d’Italia. Forse per il nuovo allenatore, con Inzaghi che aveva preso il posto di Conte, forse perché, dopo l’anno in Premier, qualcosa era cambiato. La stagione tutto sommato si chiude anche con buoni numeri (14 gol in 37 partite), ma anche con una finale di Champions in cui si divora l’impossibile e blocca il gol pareggio di Dimarco contro il Manchester City.

Eppure, l‘amore è amore e l’Inter fa di tutto per trattenerlo, soprattutto dopo aver ricevuto la sua piena disponibilità a restare. Questo almeno, fino a quando non sparisce. Lukaku smette di rispondere ai nerazzurri, sia ai dirigenti che ai compagni, forse attratto dalle voci che lo vogliono alla Juve o al Milan. Passa, però, il tempo. L’Inter deluso si tira fuori, i tifosi con i cuori infranti si sentono traditi di nuovo e il Chelsea non ha alcuna intenzione di reintegrarlo. È così, che negli ultimi giorni d’agosto, si ‘accontenta’ della Roma, trasferendosi in prestito secco per un anno nella Capitale. Con Mourinho prima e De Rossi poi, migliora il suo score ma sembra ancora non convincere. Il suo rendimento è altalenante e dopo l’addio del tecnico portoghese il crollo si fa più evidente. Termina anche l’ultima stagione e Lukaku torna di nuovo a Londra, questa volta incrociando le dita nella speranza che il Napoli possa dargli l’ennesima opportunità di una carriera che non ha mai dato i frutti che sperava e in cui lui ha fatto di tutto per complicarsela da solo.