Calcio

Lecce, Sticchi Damiani su Dorgu: “Cessione straordinaria”

Il presidente salentino ha raccontato la trattativa nei minimi dettagli, difendendo peraltro a spada tratta il danese
Patrick Dorgu, Lecce
Patrick Dorgu, Lecce (Getty Images)

Giornata di conferenza stampa post mercato in casa Lecce, col presidente Saverio Sticchi Damiani che ha fatto chiarezza in prima persona sulla cessione di Patrick Dorgu, esterno danese trasferitosi al Manchester United per più di 30: L’operazione Dorgu ha i caratteri della straordinarietà. E’ la nostra cessione record ed avviene nel nostro momento di grandissima salute economica. Qualcuno ha voluto parlare di criticità, che ci sono state ma in passato con il Covid. Non era un’operazione prevista, non è stata fatta per colmare criticità del passato. Ci porta ricchezza sotto tutti i punti di vista e possibilità di fare investimenti tecnici e strutturali“.

Un’offerta irrinunciabile

Il patron salentino ha raccontato nel dettaglio un affare lungo, ricco di snodi e che soprattutto è stato avallato per accontentare tutte le parti in causa nella miglior maniera possibile: “Più volte abbiamo detto che Dorgu non sarebbe partito a gennaio, ed ora spiego perché è accaduto il contrario. Poi è arrivato il Manchester United, che si è fatto sentire con noi e con l’entourage del ragazzo ricevendo da noi una risposta ufficiale che vi lascio qui, in cui dicevamo che non avevamo intenzione di lasciar partire Dorgu a gennaio. E non parlando di cifre, non chiedendo rilanci. Questo, anziché stoppare lo United, ha sortito l’effetto opposto – la specificazione del presidente giallorosso, che ha voluto fugare sul nascere qualunque possibile fraintendimento – Il Manchester ha così insistito, noi abbiamo chiesto più volte di rinviare il tutto in estate, promettendo anche al giovane che non avrebbe perso l’opportunità. Anche per noi era uno step storico, solo volevamo farlo a luglio. Gli inglesi ci hanno comunicato la loro volontà, del club e del suo allenatore, di immediatezza. C’è stato un aut-aut, o adesso o mai più, dando questo messaggio anche allo stesso calciatore. Dorgu non si può giudicare, hai 20 anni e ti arriva il Manchester United con un’offerta del genere. L’insieme di questo fattori ci ha portato a pensare che dalla coerenza saremmo passati ad un impuntarsi stupido“.