Calcio

Juventus, paradosso Gatti: è il più impiegato, ma con Motta non va

Il centrale bianconero è un intoccabile, ma ha da tempo problemi con l'allenatore
Federico Gatti, Juventus
Federico Gatti, Juventus (Getty Images)

Federico Gatti è, sia per circostanze che per rendimento, uno dei pochi insostituibili in casa Juventus. Il centrale bianconero contro l’Empoli in Coppa Italia ha toccato quota 3035 minuti disputati in questa stagione, dando prova di grande integrità fisica e continuità tecnica in una stagione sin qui comunque decisamente complicata per i bianconeri. Eppure, sono state a quanto pare più le contingenze fortuite che la reale stima del tecnico Thiago Motta nei suoi confronti a renderlo così inamovibile: gli infortuni di Bremer, Cabal, Veiga e Kalulu hanno spianato la strada al centrale azzurro, nonostante qualche dissapore con mister Thiago Motta ci sia già stato in tempi non sospetti.

Tensioni lontane nel tempo

Gatti è stato infatti uno dei primi a fare i conti con i metodi non propriamente graditi allo spogliatoio da parte del tecnico, tanto che il rapporto tra i due sarebbe tutt’altro che idilliaco da mesi. Ed è anche per questo che i discorsi per il rinnovo di contratto, in passato ben avviati, si sono ora invece arenati e non sembra esserci almeno nell’immediato l’intenzione di riprenderli. Le tensioni di ottobre scorso furono rese implicitamente note da una serie di scelte dell’allenatore: tensioni che hanno incrinato il legame allenatore-giocatore fin dal mese di ottobre, certificate da una serie di episodi: la fascia assegnata a Cambiaso contro la Lazio, la decisione di preferirgli Danilo a gara in corso con lo Stoccarda, la panchina a San Siro di fronte all’Inter. Ora la situazione sembra rientrata, ma niente può considerarsi scontato.