Juventus, che caos! La “rivoluzione” di Motta ha tolto certezze: il dato che spaventa
Crisi nera per la Juventus che sta vivendo un momento tutt’altro che facile. I bianconeri, scottati dall’eliminazione in Coppa Italia e in Champions League, sono reduci da due pesanti sconfitte consecutive in campionato: la prima con l’Atalanta e la seconda, l’ultima, con la Fiorentina. Nelle ultime tre uscite hanno incassato 7 reti, un dato notevole per una squadra che fino alla scorsa stagione era abituata a vincere e a primeggiare.
La situazione in classifica
La Juventus è attualmente quinta in campionato a quota 52 punti, davanti a sé ha il Bologna, la Dea, il Napoli e l’Inter. Dovrà guardarsi le spalle dalla Lazio e dalle altre inseguitrici come la Roma e la Viola che cercheranno di insidiarla fino all’ultimo per ottenere un posto in Europa.
Troppi esperimenti hanno tolto certezze
Regna il caos in casa bianconera, non ci sono certezze soprattutto in campo. Da inizio stagione a oggi, riferisce Il Corriere dello Sport, Motta ha provato 39 formazioni diverse in 42 gare. Senza dubbio gli infortuni e le varie indisponibilità hanno inciso, ma i continui cambi anche di ruolo hanno tolto riferimenti ai giocatori stessi prima ancora che agli avversari.
McKennie il jolly della Juventus
Tra quelli che hanno sperimentato più ruoli c’è Weston McKennie, lo statunitense è considerato a tutti gli effetti un jolly. Era ai margini del progetto all’inizio del campionato, poi è stato schierato in campo in 7 posizioni diverse: da difensore a mezzala, poi trequartista, esterno destro offensivo, terzino destro e sinistro e, addirittura, pure centravanti.
La difesa il reparto più penalizzato
La difesa è il reparto più “colpito”, costruito e ricostruito di partita in partita. Al centro della retroguardia si sono avvicendati, dall’inizio, otto giocatori: Bremer, Gatti, Kalulu, Danilo, Cabal, Locatelli, Renato Veiga e Kelly.
