Calcio

Inter, Barella sfida il passato: a Cagliari da imbattuto e protagonista

Barella affronta il Cagliari da imbattuto e protagonista in una sfida che mette in palio punti importanti per le ambizioni di entrambe
Nicolò Barella, Inter
Nicolò Barella, Inter (Getty Images)

Il Cagliari ospita l’Inter alle 18 di oggi, all’Unipol Domus. Una sfida che mette in palio punti importanti per le ambizioni di entrambe e che avrà senza dubbio un sapore speciale per Nicolò Barella. Il nerazzurro torna nella sua terra, quella che gli ha dato i natali e che gli ha consentito di debuttare nel calcio che conta. 

Barella e il passato a Cagliari

Il centrocampista sfida il suo passato, con i colori rossoblù ha un legame viscerale. È proprio con quella maglia che ha mosso i primi passi nel mondo del pallone, facendo tutta la trafila dal settore giovanile fino a diventare un professionista affermandosi come un punto fermo della prima squadra. Un amore che non ha mai nascosto, nemmeno dopo il suo addio nel 2019 per arrivare a Milan e indossare la casacca nerazzurra.

I precedenti

Il classe ’97 si è ritrovato a affrontare il Cagliari come avversario ben 8 volte: sette in campionato che lo hanno visto trionfare cinque volte e pareggiare due, una in Coppa Italia che si è conclusa con un altro successo in suo favore. Nei precedenti Barella ha messo a referto sei assist e un gol e questo pomeriggio si ripresenta di nuovo lì da imbattuto e protagonista. 

Barella: “Cagliari è il mio sangue”

Per me Cagliari è il mio sangue, è casa” ha ribadito in una recente intervista e poi aggiunto: “Avevo tante opportunità per andare via da Cagliari, più di un paio, erano squadre importante che non dirò mai. Molte mie scelte sono state dettate dal fatto che non potevo andare in certe squadre per via della rivalità tra tifoserie”. “Quando c’è stata la possibilità di andare all’Inter – ha spiegato – io volevo quel progetto anche perché c’era un allenatore che ha spinto per avermi. Mai avuto dubbi, non c’era possibilità che io dicessi no. Era uno step avanti troppo grande che non potevo non fare”.