Calcio

Gli arbitri dicono basta alla violenza: nel weekend in campo con un segno nero sul volto

I fischietti di tutta Italia hanno preso posizione e, nel Lazio, sciopereranno dall'Eccellenza all'Under 14
Arbitri, fischietto
Arbitri, fischietto (Getty Images)

Gli arbitri hanno deciso di dire basta e, nel fine settimana, scenderanno in campo con un segno nero sul viso per dire stop alla violenza nei confronti dei direttori di gara. Una presa di posizione netta da parte della categoria che ha deciso di indire uno sciopero dei fischietti in tutto il Lazio dai campi dell’Eccellenza fino all’Under 14. La decisione da parte degli arbitri nasce dall’aggressione all’arbitro Cavalieri di Civitavecchia avvenuta durante la sfida tra Corchiano e Cellere di Terza Categoria laziale.

Arbitri, le parole del presidente dell’AIA Pacifici

Lo sciopero e l’iniziativa degli arbitri di Serie A, come si legge nella nota ufficiale pubblicata dall’assoarbitri, è stata annunciata dal presidente dell’AIA Carlo Pacifici: “Mostrare a tutti questo segno, dalla Serie A fino ai campionati dilettantistici e giovanili, ha l’obiettivo di sensibilizzare gli sportivi su questa vera piaga sociale. La violenza sugli arbitri è un fenomeno che deve far sentire coinvolti tutti gli attori del calcio e dello sport in generale”.

I nostri associati, scendendo in campo con questo tratto nero, vogliono inoltre mandare un messaggio di solidarietà ai colleghi che sono stati vittima di queste violenze. La recente aggressione, subìta da un arbitro in una partita di Terza Categoria laziale, rappresenta solo l’ultimo caso di un trend preoccupante che necessita una profonda riflessione anche da parte delle Istituzioni con atti formali. La violenza non è mai giustificabile e deve essere combattuta da tutti. Le condanne morali infatti non bastano più, servono gesti forti e concreti per debellare questo indegno fenomeno sinonimo di odio e violenza. Tutti devono infatti sentirsi coinvolti ogni volta che viene toccato un arbitro”.