Giampaolo sfida la Juve da quasi “ex”: il retroscena di quindici anni fa
Il calcio riserva sempre delle sorprese, mai banale e molto imprevedibile. Una scelta compiuta al momento giusto può cambiarti per sempre la carriera, ma una volta presa poi non si può tornare più indietro. Ne sa qualcosa Marco Giampaolo che nel 2009 è stato vicinissimo alla panchina della Juventus, a un passo da quella firma che avrebbe potuto indirizzare il suo percorso verso un’altra strada.
La sfida di questa sera
Questa sera, alle 20:45, il tecnico del Lecce incrocerà di nuovo la Vecchia Signora e sarà impossibile per lui non pensare ancora una volta a quella notte. Non sarà una sfida da “ex”, ma il divario che manca per esserlo non è poi così grande.
Ranieri e Ferrara
Bisogna fare un salto nel passato, quando nel 2009 i bianconeri sono chiamati a aprire un nuovo ciclo dopo l’esonero di Ranieri reduce da due annate in cui non si è andati oltre il secondo e il terzo posto. Ciro Ferrara traghetta la squadra fino a fine stagione, ma è una scelta temporanea dettata dalla necessità in attesa di un volto nuovo da cui ripartire.
Secco non ha dubbi: è Giampaolo l’allenatore giusto
Il direttore sportivo del tempo, Alessio Secco, individua tra i tanti quello di Marco Giampaolo. All’epoca aveva 42 anni, con una discreta esperienza nella massima serie tra Ascoli, Cagliari e Siena e con una buona “fama”. Maniaco della tattica e innovativo nelle idee, il suo gioco è proiettato a offendere. Ha anche un carattere bello tosto. È il profilo giusto a cui affidare un progetto ambizioso.
Le parole di Castagnini
Viene così organizzata una cena a casa dell’ad Jean-Claude Blanc e al momento dei saluti nn c’è più dubbio: sarà proprio l’ex allenatore del Siena a guidare la Juventus nella stagione che verrà. I dettagli li ha raccontati lui stesso in un’intervista concessa a Sky: “Quando l’incontro finì, mentre ero in macchina mi chiamarono Secco e Castagnini che mi dissero: ‘Marco al 99% sarai tu il nuovo allenatore della Juventus, dobbiamo solo attendere che il consiglio approvi’”.
Due Giampaolo alla Juve, una storia da non crederci
Una cosa incredibile, a cui lo stesso Giampaolo faceva fatica a credere. Sarebbe stato il secondo della famiglia a far parte del club piemontese, prima di lui il fratello Federico cresciuto nella Primavera nel periodo a cavallo tra gli anni ’80 e ’90.
All’ultimo il cambio di rotta e la decisione del club
Qualcosa però è cambiato e da che sembrava essere fatta a che non si fece più nulla. La Juventus quell’estate scelse poi di proseguire con Ferrara. L’attuale allenatore del Lecce ripartì dal Siena e poi proseguì sulle panchine di Catania, Cesena, Brescia, Cremonese, Empoli, Sampdoria, Milan e ancora Sampdoria. Nel 2020 tornò a Torino, ma sulla panchina granata. Quell’esperienza si concluse con un esonero.
La carriera del “Maestro”, è il soprannome che gli è stato assegnato, non ha toccato le vette che in tanti si sarebbero aspettati. Le cose sarebbero potute andare in maniera diversa se quella notte avesse apposto la sua firma sul contratto.