Fabio Cudicini, dagli esordi ai trionfi col Milan: addio al Ragno Nero
Nel giorno in cui il mondo dello sport saluta il celebre giornalista Rino Tommasi, storica firma del grande tennis e della boxe morto all’età di 90 anni, se ne va anche il Ragno Nero: Fabio Cudicini. Un nuoto lutto colpisce il mondo del calcio – solo pochi giorni fa l’addio ad Aldo Agroppi -, con l’ex portiere che si è spento a 89 anni.
La carriera di Fabio Cudicini
Nato a Trieste il 20 ottobre 1935, dopo tre stagioni all’Udinese nel 1958 passa alla Roma. Nella Capitale, dove lo soprannominano Pennellone per la sua fisicità longilinea, diventa un vero e proprio monumento e in otto stagioni contribuisce alla vittoria della Coppa delle Fiere 1960-61 e della Coppa Italia 1963-64. Lasciato il club giallorosso si trasferisce al Brescia, ma alle Rondinelle sta solo un’annata: Nereo Rocco lo vuole al Milan e lui accetta. Il Paron, nonostante lo scetticismo di chi lo riteneva ormai in parabola discendente, vince la scommessa: il Ragno Nero (“Black Spider”, come venne ribattezzato dalla stampa britannica dopo due grandi prestazioni a Glasgow e Manchester) fu infatti tra i maggiori protagonisti dell’epopea d’oro del Diavolo. Al Milan vinse praticamente tutto tra il 1967 e il 1972: Coppa dei Campioni, Coppa Intercontinentale, scudetto, Coppa delle Coppe e Coppa Italia. Paragonato al mitico Lev Yashin, anche per il completo nero, era dotato di fisico slanciato, essenziale negli interventi ma poco spettacolare. Cudicini è entrato nella storia dei rossoneri anche come para rigori e detiene un record di imbattibilità a San Siro di 1132 minuti che resiste ancora oggi. Nonostante i successi con i suoi club, il portiere non giocò mai in Nazionale, dove all’epoca erano quasi inamovibili Ricky Albertosi e Dino Zoff. Venne solo chiamato a fare da riserva al secondo durante le qualificazioni ai Mondiali 1970.
L’omaggio del Milan a Fabio Cudicini
Proprio i rossoneri sono stati il primo club a ricordarlo con queste parole postando anche una sua foto sui social: “La tela del Ragno sul nostro Cuore rossonero. Per sempre. È scomparso Fabio Cudicini, campione di tutto con il Milan, grande portiere e grande persona. Le condoglianze di tutti i rossoneri al figlio Carlo, cresciuto nel club, e a tutta la famiglia. Ciao Fabio”.
La Roma e l’Udinese ricorda Fabio Cudicini
Dopo quello del Milan, sui social sono arrivati anche i saluti della Roma e dell’Udinese: “L’AS Roma piange la scomparsa di Fabio Cudicini. Storico portiere giallorosso, vinse una Coppa delle Fiere e una Coppa Italia in 8 stagioni tra il 1958 e il 1966. Ai familiari vanno le condoglianze e l’abbraccio dell’intera famiglia romanista”. “Udinese Calcio – scrive il club friulano su X – partecipa al cordoglio per la scomparsa del grande Fabio Cudicini, storico e pluridecorato portiere del Milan ed estremo difensore del club bianconero all’inizio della sua carriera. Il club esprime la propria vicinanza ai suoi cari”.
Cudicini, una dinastia del calcio
Quella dei Cudicini è stata una piccola dinastia del calcio, dato che il padre Guglielmo, detto Mino, era un difensore che nel primo dopoguerra militò a lungo nella Triestina dove fu anche compagno di Rocco, mentre il figlio Carlo ha seguito le sue orme tra i pali, facendo fortuna in Inghilterra tra il Chelsea e il Tottenham. Con la morte Cudicini, ammesso da anni nella Hall of fame della Roma e del Milan, il calcio italiano è di nuovo in lutto.