Calcio

Deschamps lascia la Francia: storia di un percorso vincente

Una carriera costellata di successi, coronata da un grande percorso sulla panchina della nazionale transalpina
Didier Deschamps
Didier Deschamps

Didier Deschamps non rinnoverà il suo contratto e lascerà il ruolo di CT della nazionale francese dopo il Mondiale del 2026: l’annuncio è arrivato questa mattina in un’intervista trasmessa da TF1. Deschamps, 56 anni, ha deciso di terminare questa straordinaria esperienza anche per placare definitivamente le voci attorno al suo futuro e concentrarsi sui due impegni che attendono Les Bleus, ovvero la Nations League di quest’anno e, soprattutto, il Mondiale: “Ho programmato fino al 2026, la prossima Coppa del Mondo, ma mi fermerò lì perché prima o poi avrei dovuto farlo. Nella mia testa è tutto molto chiaro. Ho servito la Francia per tutto questo tempo con lo stesso desiderio e la stessa passione per mantenere la squadra ai massimi livelli. Quando una cosa è così bella, vorremmo che non finisse mai. Ma devi sapere come dire stop. Saranno trascorsi 14 anni, è molto tempo. Non cerco i record: la cosa più importante è che la squadra francese rimanga ai vertici, dove si trova da molti anni”.

Una gestione che lascerà il segno

Anche se dovesse dunque portare a casa il trofeo nella competizione che si disputerà tra Stati Uniti, Messico e Canada, Deschamps non proseguirà dunque percorso cominciato nel lontano 2012, quando prese il posto di Laurent Blanc alla fine dell’Europeo. La sua avventura durerà dunque 14 anni, un mandato lunghissimo nel corso del quale la Francia si è consacrata come principale potenza calcistica a livello mondiale sia per i risultati ottenuti sul campo che per l’incredibile quantità di talenti sviluppati. La nazionale transalpina con Deschamps è stata campione del Mondo nel 2018 sconfiggendo in finale la Croazia e vice-campione nel 2022, superata in Qatar dall’Argentina di Leo Messi dopo un ultimo atto al cardiopalma, oltre ad essere arrivata seconda ad Euro 2016. Per molti Les Bleus hanno raccolto in termini di trofei persino troppo poco rispetto a quanto seminato, ma nel calcio conta la continuità per restare ai piani altissimi e sotto questo aspetto la gestione dell’ex giocatore tra le altre della Juventus è stata decisamente illuminata. Un percorso indimenticabile, che lascerà un segno profondo nella storia del calcio e del paese in generale.