Lazio, comunicato contro il sindaco di Amsterdam: “Dimostrazione di generico pressappochismo. Rimborsare tutti i tifosi”
Dopo il divieto per i tifosi laziali, che avevano già comprato i biglietti, di presenziare alla gara contro l’Ajax il 12 dicembre, nel pomeriggio la società biancoceleste si è fatta sentire
La questione di Ajax-Lazio continua e non accenna a terminare. Mancano due settimane alla sfida e i tifosi laziali che hanno comprato il biglietto, prenotato voli e alberghi, si trovano costretti a dover rinunciare alla partita a causa di un’ordinanza della sindaca di Amsterdam, Femke Halsema. Dall’Olanda hanno vietato ai tifosi biancocelesti di avvicinarsi allo stadio per evitare tensioni dopo i brutali scontri avvenuti in occasione della sfida tra Ajax e Maccabi Tel Aviv.
Nel pomeriggio di oggi 29 novembre, il presidente Lotito e tutta la società si sono fatti sentire, inviando una durissima nota sia al sindaco della capitale olandese sia al capo della Uefa Ceferin.
La nota della Lazio
Il lungo comunicato della società biancoceleste inizia così: “Scriviamo formalmente per contestare e condannare l’inquietante lettera a firma del Sindaco di Amsterdam che lede l’onore e l’immagine della comunità che rappresentiamo. Pur comprendendo la particolare situazione in cui versano i Paesi Bassi, nazione vittima di intollerabili violenze perpetratesi in occasione della gara tra Ajax e Maccabi Tel-Aviv, siamo obbligati a reagire all’altrettanto intollerabile presa di posizione delle autorità olandesi.
La lettera inviataci il 26/11/2024 è caratterizzata da contenuti discriminatori e offensivi che velano una sostanziale difficoltà delle autorità locali a contrastare e arginare fenomeni di intolleranza che nulla hanno a che vedere con la società che rappresentiamo. Circostanza, questa, aggravata dalla integrale pubblicazione della nota privata (www.amsterdam.nl/bestuur-organisatie/college/burgemeester/persberichten/wedstrijd-ajax-lazio-12-december/) che sta generando diverse reazioni nella nostra comunità locale che chiede risposte e reazioni.”
Il ruolo del Presidente Lotito
La nota prosegue: “Tra l’altro rappresentiamo che il Presidente del Consiglio di Gestione, nonché proprietario del club, è Senatore della Repubblica Italiana con importanti incarichi istituzionali fra cui spicca il ruolo di Capogruppo della Commissione Straordinaria contro il razzismo, antisemitismo, istigazione all’odio e alla violenza (c.d. Commissione Segre); nel Consiglio di Sorveglianza della S.S. Lazio è presente il Prof. Mario Venezia, Presidente della Fondazione Museo della Shoah di Roma; fa parte degli organi della S.S. Lazio anche il Prof. Alberto Gambino, membro della Commissione Europea contro il razzismo e l’intolleranza (ECRI). Quanto sopra per evidenziare come la politica indicativa della Società è sempre stata finalizzata al ripudio di ogni forma di razzismo attraverso i propri organi istituzionali che combattono contro l’intolleranza in diversi sedi, nazionali ed europee.
Sappiate che la S.S. Lazio S.p.A. metterà in atto ogni azione volta a salvaguardare l’immagine del club che, ricordiamo, è quotato presso la Borsa italiana ed è suscettibile di evidenti danni anche di natura materiale ed economica derivanti dalla scriteriata lettera del 26/11/2024″.
La difesa della Lazio
In seguito, la Lazio fa leva sugli spiacevoli episodi capitati ai danni di Tchaouna e dei tifosi coinvolti per la sfida contro il Twente: “Difatti, la dichiarazione pubblica secondo cui “I sostenitori della S.S. Lazio si comportano regolarmente in Europa in modo intollerabile, non esitando a commettere reati. Negli ultimi due anni si sono verificati diversi disordini e scontri anche in Olanda, in vista delle partite contro le squadre AZ Alkmaar e FC Twente, in cui erano coinvolti i sostenitori della S.S. Lazio. Per domare o prevenire il disturbo dell`ordine pubblico sono stati necessari un notevole dispiegamento di forze di polizia, la creazione di aree a rischio per il mantenimento della sicurezza e l`emanazione di ordinanze speciali per fronteggiare l`emergenza. Ad Amsterdam la situazione non sarebbe diversa.” non è corroborata dai fatti, ma evidenzia un generico pressapochismo nella gestione dell’attuale controversia e una scarsa conoscenza del teatro operativo.
È bene evidenziare che, lo scorso mese, in occasione della gara tra FC Twente e S.S. Lazio disputata presso la Città di Enschede, si sono verificati due episodi di gravissima rilevanza mediatica e sostanziale. L’UEFA ha dovuto applicare una sanzione disciplinare ed economica, con conseguente chiusura dello stadio del Twente, per il comportamento tenuto dai sostenitori locali nei confronti dei calciatori della Lazio che sono stati oggetto di discriminazione razziale. Così come del tutto ingiustificabile è stato il trattamento riservato alla tifoseria italiana presente in città che è stata segregata all’interno degli hotel cittadini sia la notte prima della gara che quella successiva all’evento stesso, senza alcuna preventiva comunicazione. Famiglie e gruppi di sostenitori privati della loro libertà in nome del mantenimento di una apparente sicurezza delle infrastrutture cittadine (?!)“.
Obbligo di risarcimento
Il duro comunicato di Lotito si conclude con una richiesta di risarcimento per i tifosi che dovevano muoversi verso Amsterdam: “La tardiva azione intrapresa dalle autorità comporta, in capo alle stesse, l’obbligo di risarcire la tifoseria laziale che si è organizzata, per tempo e secondo le direttive impartite dal club ospitante la manifestazione, per assistere all’evento. In primo luogo è evidente che le medesime autorità dovranno farsi carico, direttamente o attraverso i canali commerciali, della restituzione delle somme trattenute dagli hotel cittadini per l’affitto delle camere e manlevare i tifosi per la conseguente mancata occupazione delle stesse strutture. Si rende inoltre necessaria una interlocuzione con le compagnie aeree che volano su Amsterdam affinché vengano restituite le somme pagate dai sostenitori laziali.
Il danno procurato sarà quantificato e trasmesso alle competenti autorità considerato che, al di là del costo del biglietto dello stadio, circa tremila tifosi hanno acquistato voli e affittato camere di hotel nella capitale olandese. Si rende pertanto necessaria la creazione di un punto di contatto dove far confluire le richieste di rimborso della tifoseria laziale che dovranno essere prontamente accolte e quietanzate.
(…)
Non possiamo escludere che gruppi di tifosi, organizzati e non, decidano comunque di partire verso Amsterdam e, per essi, pretendiamo una adeguata accoglienza e un dignitoso trattamento nelle vie cittadine.
(…)
Chiediamo, pertanto, di indicarci le modalità con cui intendete avviare il processo di scambio informativo, nonché le modalità di rimborso delle somme pagate dalla tifoseria laziale, entro e non oltre cinque giorni dal ricevimento della presente. In mancanza, saremo costretti ad attivare le opportune azioni risarcitorie nelle sedi ritenute competenti”.