Inter, Bastoni e il vizio degli assist: recordman della Champions
Anche in emergenza l’Inter vince in Champions League e ora si regala la possibilità di certificare, nella prossima e ultima giornata, contro il Monaco, il passaggio del turno tra le prime otto della classe, anche semplicemente conquistando un punto. Un traguardo importante, da non sottovalutare, nonostante qualcuno in estate lo dava forse per scontato. Las quadra di Simone Inzaghi ha ignorato ogni giudizio e oggi si sta conquistando con merito l’accesso diretto agli ottavi di finale. La vittoria contro la Sparta raga non è forse esteticamente bella, ma è un risultato ottenuto anche grazie alla capacità di comprendere i momenti, di spingere quando c’è da farlo e di aspettare quando non ci sono i presupposti per far male. L’Inter funziona come un orologio svizzero, con giocatori che si conoscono da anni e permettono a questa squadra di muoversi come un unico elemento.
Bastoni, un assist-man da record
Forse, è proprio questa la chiave che in qualche modo ha permesso ad alcuni giocatori di valorizzare le proprie caratteristiche principali. Alessandro Bastoni, per prendere un giocatore ad esempio, è riuscito non solo a confermarsi con Inzaghi come un centrale di grandissima qualità, ma anche come un difensore di grande spinta e dotato di una tecnica inusuale per un giocatore del suo ruolo, che a questi abbina una grande gamba e uno strapotere atletico impressionante. Ed è per questo che il classe 1999 rientra alla perfezione in entrambi i grandi dati dell’Inter in Champions League. Le sue qualità difensive hanno contribuito ai 6 clean sheet in 7 partite giocate (solo nel 2022/23, sempre Inzaghi e Bastoni, avevano fatto meglio con 8 reti inviolate in tutta la competizione). Mentre la sua spinta lo ha portato in questa stagione a essere il miglior difensore italiano per assist serviti (cinque, al pari di Dimarco e Bellanova), ma anche a essere il miglior difensore-assistman in Champions League dal 2020/2021, il secondo più giovane dopo Davies.