Osimhen-Napoli, le rivelazioni del presidente del Lille
Olivier Letang, presidente del Lille, è stato ospite della trasmissione L’Equipe du Soir ed è tornato sull’operazione che nel 2020 ha portato al Napoli Victor Osimhen, gestita allora dal suo predecessore Gerard Lopez e che ancora oggi ha lasciato non poco strascichi e polemiche: “La cessione di Victor Osimhen al Napoli ci ha fruttato solamente 7 milioni di euro. Dal totale di 70 milioni vanno sottratti i costi per l’acquisto di questi quattro giocatori del Napoli, pagati complessivamente 20 milioni di euro quando il loro valore reale era pari a zero. Vanno inoltre aggiunti al calcolo tutti gli intermediari, le plusvalenze e le commissioni, che portano l’incasso effettivo a 7 milioni. Il Lille ha guadagnato molto di più con le cessioni di Carlos Baleba (30 milioni di euro al Brighton, ndr) e Amadou Onana (40 milioni di euro all’Everton, ndr). In quei casi non c’erano commissioni o intermediari”.
Un nodo mai sciolto
Il noto portale specializzato calciomercato.com ha ricostruito nei minimi dettagli le cifre di un affare estremamente controverso, passato anche al vaglio della giustizia sportiva e non solo. L’operazione era stata imbastita con gli azzurri che hanno corrisposto circa 71 milioni di euro, 50 in contanti e gli altri attraverso i cartellini di alcuni calciatori, ovvero l’allora terzo portiere Orestis Karnezis (valutato 4,8 milioni) e tre giocatori che all’epoca erano nella Primavera del Napoli: Ciro Palmieri (7 milioni), Claudio Manzi (4) e Luigi Liguori (4). Di questi, tuttavia, solamente il portiere greco ha militato poi effettivamente nella squadra francese. I tre ragazzi del vivaio tornarono subito in Italia in prestito e hanno poi proseguito altrove le loro carriere: due anni dopo, tali accadimenti hanno condotto all’apertura di un’indagine per falso in bilancio e frode fiscale.