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Luis Enrique-Psg, Al Khelaifi punta al rinnovo: “Lo vogliamo per molti anni”

Il presidente del Psg, Nasser Al Khelaifi, ha parlato della volontà del club di rinnovare il contratto al proprio allenatore, Luis Enrique: le dichiarazioni
Luis Enrique
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“Luis Enrique? Vogliamo che resti con noi per molti anni”. Il presidente del Psg, Nasser Al Khelaifi, apre alla possibilità che il tecnico spagnolo ex Roma rinnovi il proprio contratto con il top team francese: “Lo scorso anno abbiamo raggiunto la nostra terza semifinale di Champions in cinque anni, abbiamo vinto tutti gli altri trofei, siamo in testa al campionato e ci siamo qualificati per il Mondiale per Club – ha dichiarato in un’intervista concessa a Marca -. È vero che alcuni risultati quest’anno non ci hanno sorriso in Champions, ma quando le cose sono difficili bisogna rimanere uniti e sostenere la squadra, che è quello che stanno facendo i nostri tifosi. Abbiamo in Luis Enrique un allenatore fantastico e un grande consulente come Luis Campos: le nostre fondamenta sono solide e le nostre ambizioni non sono cambiate”. Nessun rimpianto, invece, per Mbappé, la cui avventura al Real Madrid sta stentando a ingranare: “Come ho sempre detto, auguro a Kylian, come a tutti quelli che hanno giocato con noi, il meglio. Ma la nuova superstar del Psg è la squadra, nonostante ci siano anche tanti campioni. La differenza è che oggi abbiamo un collettivo forte in campo e una società forte fuori. Pensiamo a breve, medio e lungo termine, non ci limitiamo a guardare appena al di là del nostro naso o a reagire in modo impulsivo ed emotivo”.

Al Khelaifi, il ‘nuovo’ Psg, Champions, Mondiale e Superlega

“Vogliamo un Psg giovane e costruire un’identità – prosegue Al Khelaifi -. Poi è chiaro che puntiamo a vincere tutte le partite e a competere su tutti i fronti, ma con pazienza e perseveranza: evoluzione, non rivoluzione. La nuova Champions? È un format che è migliorato molto per tutti, ci sono più competizione, più sorprese, più coinvolgimento e anche più solidarietà, con 440 milioni di euro l’anno”. Sul Mondiale per Club: “Ci sono state alcune critiche, ma ora è il momento di essere positivi e costruttivi. Stiamo portando il calcio in uno dei mercati più importanti per lo sport, il torneo porterà grandi ricavi ai club che vi prenderanno parte e anche a chi non ci sarà, contribuendo all’ecosistema calcistico. Il calcio sarà più globale, non solo europeo, e non comporterà un aumento significativo del carico di lavoro per i giocatori, visto che si disputerà ogni quattro anni e solo per un numero ridotto di club. Quello che aumenta il carico di lavoro sono i campionati a 20 squadre, le coppe nazionali, le ripetizioni, le amichevoli e il fatto che gli allenatori non fanno turnover”. La Superlega, infine, “non esiste e non è mai esistita, tranne che nella testa di alcuni illusi. E ora, col nuovo format delle competizioni Uefa e il Mondiale per Club, è impossibile, nessuno la appoggerà: né i tifosi, né i giocatori, né i media, né i governi. Restano solo due club a sostenerla – il riferimento è a Real Madrid e Barcellona -, ma spero che un giorno si rendano conto dell’errore e tornino dentro la famiglia europea”.