West Ham, Antonio torna a casa: è stato dimesso dall’ospedale
Lo era stato tanto quando è venuta fuori la notizia, ora finalmente il peggio è alle spalle. Michael Antonio, protagonista tre settimane fa di un bruttissimo incidente, è stato dimesso nelle scorse ore dall’ospedale ed è finalmente potuto tornare a casa. L’attaccante se l’è cavata con una gamba rotta, nonostante le condizioni della vettura abbiano fatto davvero temere il peggio. L’impatto è stato duro, dopo la collisione Antonio è stato catapultato nel sedile del passeggero e lì è rimasto intrappolato per più di 45 minuti. I servizi di emergenza sono accorsi immediatamente sul posto, mettendosi al lavoro nell’intento di liberarlo tra i vari rottami, riuscendoci dopo una lunga attesa.
Da lì, il trasporto in ospedale, l’operazione chirurgica e un lungo ricovero di quasi tre settimane che oggi ha visto finalmente la sua fine. Michael Antonio è potuto tornare a casa. A 34 anni ha forse vissuto il momento più spaventoso della sua vita e ora i dubbi sulla sua carriera e sul suo proseguo sono tanti. L’età è importante e la ripresa potrebbe essere lenta, soprattutto per un calciatore che della potenza e della fisicità fa le sue armi principali. Il miglior marcatore nella storia del West Ham dovrà quindi fare le sue valutazioni e capire quale strada intraprendere.
Le parole di Bowen
Il compagno di squadra e leader della rosa, nonché capitano degli Hammers, Jarrod Bowen ha voluto esprimere tutta la sua gratitudine nei confronti dei fan che hanno mostrato il loro amore nei confronti: «Siamo tutti grati per le eccezionali cure fornite dall’NHS e dall’Air Ambulance UK che Mic ha ricevuto durante questa prova, e per quello che fanno ogni giorno per tanti in tutto il paese. L’unità nei momenti difficili esemplifica cosa significhi far parte del West Ham United, e a nome della squadra, voglio esprimere sincero grazie a tutti. La cosa più importante è che sia vivo e si stia riprendendo bene. Anche se ha subito una frattura del femore, sono fiducioso che recupererà totalmente. Ci vorrà tempo, e ciò che conta ora è che ha quel tempo. L’aspetto positivo è che avrà effettivamente il tempo, data la gravità dell’incidente: siamo grati che sia vivo. Sebbene siamo comprensibilmente delusi di perdere un giocatore così vitale per la nostra squadra, siamo sollevati nel sapere che tornerà. È forte e si riprenderà nei prossimi mesi, pronto a riprendere il suo posto in campo. La priorità ora è che si concentri sulla sua guarigione; tornare a essere un giocatore verrà dopo».